Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Il gruppo di Preghiera whatsapp “Chiara Corbella” la sera di domenica 12 giugno, l’ha voluta ricordare Chiara nel decimo anniversario della sua Nascita al Cielo presso la parrocchia Cristo Re a Pisticci. La responsabile del gruppo, Roberta Cammisa, per la recita del Santo Rosaro dedicato alla Serva di Dio e per quanto riguarda i canti, ha coinvolto i giovani:
“Chi prega è santo, ma chi fa la volontà di Dio è ancora più santo, la santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare straordinariamente bene le cose ordinarie. Chi ha conosciuto o si avvicinerà a Chiara, pronuncerà con convinzione la parola bellezza, Chiara: la ragazza della porta accanto, Chiara: giovane, amica dei giovani. Chiara, pienamente realizzata: laureata in scienze politiche, suonava pianoforte e violino, era moglie e madre. Ma quale l’insegnamento che Chiara ci lascia, anzi che lascia ai giovani? L’accettazione della sofferenza nella gioia e nella letizia, Chiara nella sofferenza è un’energia rigenerativa. Il miglior modo di onorarla Chiara è imitandola nella sofferenza anche se non è facile. Chiara ha accettato ogni dolore e così si è perfezionata per la vita eterna. Anche per Chiara la malattia è stata una tentazione che però, piuttosto che macchiarlo il suo spirito, lo ha purificato, santi infatti si diventa solo attraverso la sventura. Chiara, con coraggio, non ha chiesto la grazia della guarigione, ma la grazia dell’accettazione della malattia, accettarla la malattia giorno per giorno come un dono. Nella sofferenza Chiara si è rivolta a Gesù chiedendo non la grazia della guarigione, ma la grazia dell’accettazione della malattia: “la grazia di vivere la grazia” come lei diceva e Chiara si è santificata nell’adorarlo Gesù, Chiara si è santificata pregando ed accettando la volontà di Dio senza ribellarsi, la vera santità di Chiara consiste infatti nell’aver fatto la volontà di Dio con il sorriso, lei era allegra anche durante la malattia. Chiara ha saputo allontanare da sé tutto ciò che avrebbe potuto macchiare o appesantire il suo spirito, lei ha combattuto da donna forte. Di Chiara è stata perfetta la missione di moglie e di madre, Chiara è stata perfetta, lei ha realizzato tali missioni nella misura consentita da tutte le sue forze e sorretta dalla grazia. Chiara cercava sempre di stare nascosta, di non apparire santa, ma non ha potuto perché quanto più si nascondeva e quanto più occultava la sua missione apparentemente normale, tanto più il Signore la manifestava agli altri. Chiara ha accettato ogni dolore tanto da perfezionarsi e santificarsi, ha accumulato ricchezze eterne mentre era in tempo, a null’altro ha pensato, solo alla sua salvezza, Chiara si è solo preoccupata delle cose di Dio, Chiara è entrata nella gioia attraverso la porta del dolore e la sua santità non è un mantello indossato alla perfezione, ma una stoffa tessuta filo per filo e giorno per giorno. Chiara non brillava per sé stessa, ma con la sua luce illuminava gli altri ed il vero prodigio di Chiara è l’esser santa per chi santa la crede e simbolo per chi non crede ai santi. Santi non si nasce, santi lo si diventa con molte tribolazioni e dolori. Chi come Chiara è innamorato progetta la sua relazione affinché possa durare il per sempre e perché questo accada è necessaria nella relazione praticare la virtù dell’amore. L’amore comporta sempre un senso di profonda tenerezza, tenerezza che porta ad accettare l’altro come parte di questo mondo, anche quando agisce in un modo diverso da quello che avremmo desiderato. L’amore è avere fiducia nell’altro, l’amore lascia in libertà, rinuncia a controllare tutto, a possedere ed a dominare”.
Queste le parole della scrittrice Roberta Cammisa, responsabile del gruppo. Numerosi i fedeli che, ancora la sera di domenica 12 giugno hanno partecipato alla recita del Santo Rosario ed alla Santa Messa, nell’omelia il parroco don Antonio Di Leo, guida spirituale del gruppo di preghiera, ha ricordato Chiara Corbella ed a lei ha affidato le giovani coppie prossime al matrimonio e le famiglie. Commoventi le meditazioni del Santo Rosario tratte dal libro di Roberta Cammisa “L’amore consuma”, delicata la giovane che ha recitato il Santo Rosario, penetrante la voce narrante e suggestiva la solista del coro.