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Dario Skepisi sarà il protagonista della terza serata della rassegna ARGOJAZZ venerdì 5 agosto ore 22,00 nel meraviglioso scenario del porto degli argonauti, accompagnato da musicisti eccellenti alle percussioni Mimmo Campanale, al pianoforte Francesco Schepisi, al basso Poldo Sebastiani, alla chitarra Dario Skepisi.
L’artista presenterà per il pubblico dell’Argojazz una contaminazione tra i ritmi brasiliani ed i testi in dialetto barese, idea nata grazie alla musicalità ed alla particolare troncatura delle parole baresi. Sintesi di questa sperimentazione è il progetto discografico dell’EP dal titolo “Barisiliano”.
Non manca la "ginga" brasiliana tra jazz e bossanova . La lingua barese diventa un limite superato rompendo la campana ‘stonata’ del dialetto per fondere i pezzi con i materiali armonici più resistenti della autentica cultura brasiliana. Il prodotto finale è una musica che discende da lontanissime vibrazioni, mischiate in un nuovo sorprendente piacere melodico.
“Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio” (Lev Tolstoj). Nel repertorio ci sono anche brani in italiano presenti nei due lavori discografici: "Musicanima" e "Paradossalmente".
Nel disco, comunque, Skèpisi mette in mostra il suo lavoro che tende a unire la lingua barese con i ritmi brasiliani (samba e bossa nova) e il jazz. Una ricerca iniziata, forse, partendo dal «pensiero meridiano» del compianto filosofo Franco Cassano, con il quale Skèpisi ha tenuto anni fa la tesi di laurea sperimentale proprio sul rapporto della musica jazz e le sue contaminazioni. Il disco, infatti, prosegue con «Barisiliano», neologismo che indica proprio la contaminazione tra italiano, dialetto barese e la musica brasiliana. Unsamba dolce e delicato, puntellato dalla raffinatezza lirica del sax soprano di Ottaviano. Nel disco la contaminazione tra le proprie origini e i ritmi brasiliani vengono ribaditi in «Tìimbe nge vole», «Cape uastate», brano funk e testo anche rappato, «U core de BBare», una ballad acustica latina, «Amambarà», tra funk e suoni latini e virtuosismi di Carrabba, e «U monde russe», una classica bossa nova con testo in barese. Un altro prezioso gioiello è rappresentato da «Nel Vento», un cha cha cha accarezzato dalla passione del tango argentino evidenziato dal bandoneon di Iorio. Interessante anche l’omaggio a Matteo Salvatore, il cantore di Apricena, del quale Skèpisi esegue «Padrone mio» in una interessante versione tra afro e progressive. Infine «Soli», brano strumentale tratto dalle musiche del monologo teatrale «Binari Paralleli» ispirato a Italo Calvino. Un’ottima prova discografica per il cantautore barese che, attualmente, è al lavoro per un progetto che lo vedrà protagonista, insieme all’attore Totò Onnis, in un omaggio al mai dimenticato Sergio Endrigo
Ingresso libero