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In data odierna (21 febbraio 2025 ndr) nelle prime ore del mattino i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Potenza, coadiuvati nella fase esecutiva da quelli della compagnia di Matera, davano esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Matera nei confronti di un’azienda del materano che opera nel settore edile producendo componenti e strutture in polistirolo.
Il provvedimento veniva emesso dall’autorità giudiziaria a seguito delle risultanze investigative derivanti dalle indagini condotte dal N.O.E. di Potenza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera le quali permettevano di appurare come lo stabilimento in questione continuasse ad esercitare le attività produttive sebbene le stesse fossero state precedentemente interdette dagli stessi militari del N.O.E.
I carabinieri, infatti, tra il mese di novembre e dicembre 2024, grazie a mirati controlli, avevano constatato come la citata azienda, oltre a operare senza le autorizzazioni alle emissioni in atmosfera, aveva abusivamente stoccato ingenti quantità di rifiuti da essa generati in alcune aree di proprietà di altre due aziende compiacenti. Nella circostanza i carabinieri procedevano al sequestro di una superficie di circa 13.000 metri quadri su cui erano stoccati circa 10.500 metri cubi di scarti da lavorazione del polistirolo e 4.200 metri cubi di terre e rocce da scavo, disponendo contestualmente l’immediata sospensione delle attività produttive della società monitorata.
Nel mese di gennaio del 2025 i militari del N.O.E. di Potenza effettuavano ulteriori controlli allo stabilimento appurando come il medesimo, in spregio alle prescrizioni impartite, continuava regolarmente le sue attività. Tali ultime evidenze investigative determinavano dell’Autorità Giudiziaria di Matera ad emettere un provvedimento di sequestro dell’intero impianto produttivo e di tutti i manufatti ad esso pertinenti.
Gli indagati, nei confronti dei quali vige la presunzione di innocenza sino ad eventuale sentenza definitiva di condanna, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Matera risultando a vario titolo indiziati del reato di gestione non autorizzata di rifiuti e del reato di emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione. Al vaglio della Autorità Giudiziaria sono anche eventuali responsabilità delle persone giuridiche.
Gli accertamenti investigativi sono stati sviluppati nella fase delle indagini preliminari, in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo nel contradditorio della difesa.
Sono iniziate le procedure per la selezione e l’arruolamento di 626 Allievi Marescialli del Ruolo Ispettori dell’Arma dei Carabinieri e, con un successivo decreto, di ulteriori 24 Allievi Marescialli in possesso dell’attestato di bilinguismo.
Un traffico illecito di ingenti quantità di rifiuti industriali, provenienti dalla Puglia e Campania che venivano smaltiti illecitamente in terreni o capannoni abbandonati in Puglia, Calabria, Campania e Basilicata (in particolare nelle province di Taranto, Cosenza, Avellino e Matera), è stato scoperto dai carabinieri che hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip di Lecce nei confronti di nove persone.
Il Comandante Regione Colonnello Maria Gabriella Martino ha divulgato questa mattina i risultati dell’attività dell’anno 2024 della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri.
Marina di Ginosa - Un 45enne di Pisticci (Matera) è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti ed atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, una 35enne, anch’essa residente nel comune lucano ma da alcuni giorni domiciliata nel Tarantino.