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L'annosa questione dell'ospedale di Tinchi ha avuto risonanza nazionale. Un servizio del Tg1 delle ore 20, andato in onda ieri, ha denunciato la mancata apertura del nosocomio, nonostante i tempi che stiamo vivendo renderebbe necessario il reperimento di nuovi posti letto, così come accaduto in altre regioni. Intervistato, l'assessore alla sanità della regione Basilicata, Rocco Leone, ha giustificato la cosa come già sapevamo: mancanza dell'agibilità. A proposito, si sono espressi la sezione locale del Partito Democratico, l'ex sindaco di Pisticci, Vito Di Trani ed il Comitato in difesa dell'ospedale di Tinchi. Di seguito le loro note:
PD PISTICCI: "Riapriamo l’ospedale di Tinchi: l’ospedale è utilizzabile! A maggior ragione per fronteggiare l’emergenza Covid19!"
"Aspettare oltre in piena crisi pandemica è oltraggioso nei confronti dei malati, dei cittadini e del ragionevole buon senso".
Lo dichiara in una nota la segreteria del PD di Pisticci-Marconia, che poi continua:
"E’ irritante il comportamento dell’assessore alla sanità lucana Leone che continua a temporeggiare e a improvvisare giustificazioni sulla riapertura del nosocomio.
Come è certo che la Basilicata è arrivata a fronteggiare la pandemia da Covid 19 in modo improvvisato e con un’armatura istituzionale e civile piena di buchi.
Con un personale politico che si è affermato in Regione e che la governa senza una linea programmatica e senza un vero progetto per la sanità lucana, esattamente come per ogni altra istanza territoriale.
Il governo della sanità è di competenza regionale e rappresenta l’80% dei bilanci regionali.
Il Presidente Bardi e l’assessore Leone hanno mostrato nel complesso una totale incapacità di governo nella preparazione dell’apparato sanitario alla seconda ondata: si è stupito solo chi, per superficialità o malafede, non si era accorto o aveva taciuto sulla bassissima qualità di questi politici.
A tal proposito, poi, ci chiediamo quale sia la posizione sulla vicenda di Tinchi della neo-destra pisticcese Tuccino-Di Benedetto-Fuina e sulla mediocre gestione della sanità regionale da parte del centro destra.
I cittadini hanno ben chiaro quale sia il grado di qualità delle istituzioni in questa fase tanto delicata e difficile ma hanno comunque necessità di risposte non più rinviabili da imbarazzanti sotterfugi e se chi gestisce non ha le giuste capacità farebbe meglio a dimettersi.
Non si gioca con la salute e la vita delle persone!"
VITO DI TRANI, FORUM DEMOCRATICO: "La legge permette l'apertura subito"
“Ho appena visto il servizio del TG1 sull’ospedale di Tinchi. Intervistato l’Assessore Regionale alla Sanità Leone su mancata apertura dell’Ospedale, risponde per la ennesima volta che manca l’Agibilità. Mettendo pure da parte la ignoranza dell’Assessore a riguardo, visto che ad inizio Covid sono state emanate leggi che ne permettono l’utilizzo immediato, sorge spontanea una riflessione: mentre con la precedente amministrazione regionale e comunale siamo riusciti ad abbattere il 3° piano, impedendo il trasferimento di Dialisi e ambulatori vari, ivi compresi quelli di Endocrinologia e Djabetologia, facendo lavorare i muratori di notte ed i sanitari di giorno, ora questo Assessore, che non percepisce il dramma che il popolo lucano sta vivendo per via del Covid, che non ha coscienza di aver portato la nostra regione ad un RT ( indice di contagiosità) fra i più alti d’Italia, che vive in un mondo tutto suo, onirico e a luci diffuse, con la propria maggioranza dimostra ancora una volta la propria inconsistenza ed inconcludenza, non riuscendo a mandare in deroga il DM 70, decretando di fatto il ridimensionamento dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera con la soppressione di parecchi reparti e non riuscendo a dare in 8 mesi di pandemia, l’Agibilità a Tinchi, di cui non c’è assolutamente bisogno” . E’ questa la prima parte della nota fattaci pervenire dall’ex Sindaco Vito Di Trani, che poi va avanti deciso e si sofferma su quello che lui definisce “ atteggiamento vessatorio” dello stesso Assessore, nei confronti di medici soprattutto quelli di famiglia e pediatri di libera scelta, “categoria a cui - aggiunge Di Trani - lo stesso appartiene e quindi con un evidente conflitto di interessi, trovandosi contemporaneamente ad essere lavoratore e datore di lavoro di se stesso e la leggerezza con cui ha firmato lo stralcio della nostra convenzione trascurando in maniera vergognosa un particolare non affrontato nemmeno da quella nazionale: i medici di famiglia e i pediatri di I.S. minaccciati, tra l’altro, di provvedimenti disciplinari ed addirittura di essere privati della Convenzione, nel caso di rifiuto ad eseguire i tamponi rapidi, lavorano nel caos più totale ed in una situazione di estremo pericolo senza godere della copertura Inail “. Il documento di Di Trani, così conclude: “ Per la ennesima volta, da un medico in quarantena , che non ha tradito il giuramento di Ippocrate, come tutti i suoi colleghi, per aver visitato un positivo asintomatico e in attesa di tampone e da un consigliere comunale della comunità pisticcese, l’invito a passare la mano dal momento che la pazienza del popolo lucano tutto è finita”. (MICHELE SELVAGGI)
COMITATO DIFESA OSPEDALE TINCHI: "Si potrebbe velocizzare il disbrigo degli iter per legge"
"Riguardo alle autorizzazioni e all'inagibilità e ai lavori che non sono ancora terminati. In deroga a tutto quello che l'assessore regionale dottor Rocco Luigi Leone ha dichiarato davanti a 4/5 milioni di telespettatori del Tg1, il Comitato difesa Ospedale di Tinchi riafferma, con forza, che si potrebbe velocizzare il disbrigo dell'iter amministrativo burocratico per legge applicando il decreto ministeriale del 17 marzo scorso. All'articolo n.4 il decreto legge prevede in modo esplicito, chiaro e preciso deroghe alle disposizioni in materia di edilizia. Già nella prima fase del lockdown il Comitato suggerì di prendere in considerazione da subito la nostra struttura per evitare di arrivare troppo in ritardo ma, a Matera è già caos. Attraverso le sue dichiarazioni, l'assessore regionale alla Sanità assume un impegno molto forte verso la comunità collina-Materana, nel mentre la Basilicata va sempre più verso la zona rossa, l'assessore Leone "pensa" di poter consegnare la struttura "nei primi mesi del 2021". Adesso la domanda è d'obbligo: l'assessore regionale alla Sanità rispetterà i suoi impegni?"