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Una iniziativa “speciale” per ricordare, durante le feste natalizie della nostra città, i tre sfortunati ragazzi che in una sera di circa un anno fa, nella zona San Leonardo, persero tragicamente la vita in un incidente stradale.
“Una idea, nata quasi per caso”, come ci ha raccontato la signora Bice Quinto: “Circa un mese fa, mentre eravamo a tavola e, tra le altre cose, si parlava dell’allestimento delle luminarie nella nostra città in occasione delle festività del Santo Natale, a Rocco, mio marito, per l’occasione, balenò l’idea, di dare all’evento, un particolare segnale di ecosostenibilità, pensando ad una bicicletta che potesse produrre luce tramite una pedalata. Nostro figlio Vito - continua il racconto della signora Bice - si ricordò subito della bicicletta del suo amico Lucio, che qualche tempo prima gli aveva lasciato affinché potesse essere in qualche modo “modificata” e magari anche riparata. La bici era rimasta lì, in attesa che lo stesso Lucio la riprendesse, cosa che purtroppo, non è mai avvenuta. Da qui, l’idea di trasformare la bici di Lucio, pronta a produrre luce e ad illuminare un Albero di Natale, e che così potesse ricordare i ragazzi Simone e Luciano che in quella terribile sera persero la vita insieme a Lucio. Detto, fatto. L’idea geniale, ma permettetemi, per noi anche bellissima, piacque tanto a tutti gli amici, che si prodigarono, collaborando all’allestimento dell’albero in Piazza dei Caduti. Un albero, che si accende solo pedalando.
La sera della scorsa domenica 11 dicembre, alla presenza del primo cittadino di Pisticci Domenico Albano, del Parroco di San Pietro e Paolo don Rosario Manco e di un pubblico numeroso, ma soprattutto commosso, che ha salutato e sottolineato con una calorosa ovazione la speciale iniziativa, quell’albero di Natale, con l’inaugurazione, è diventato realtà e rimarrà li, fino all’8 gennaio 2023.
Un albero - aggiunge Bice - che possa creare Luce, ricordare l’importanza della vita e trasmettere un messaggio di solidarietà ed amore”.
Una bella e toccante idea - aggiungiamo noi - nata quasi per caso, che ora appartiene a tutta la nostra città, e che rende omaggio alla memoria di tre bravi ragazzi che non ci sono più. In questo primo Natale senza di loro.
Michele Selvaggi