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Ci sono storie e storie. Quella di Lucia Ademi, di Tirana (Albania), è una storia “speciale” che vale la pena, raccontare, atteso che merita tutta l’attenzione possibile toccando insieme, benefattori e animali randagi in cerca di protezione e soprattutto cibo per vivere.
Partendo dal presupposto che benefattori non sono solo chi aiuta e dà tutto per il prossimo, c’è anche chi si preoccupa di salvaguardare appunto, animali come gatti abbandonati e senza padrone, senza cibo e fissa dimora.
Il nostro riferimento è ad una storia di cui ogni giorno, siamo da anni testimoni oculari, che ha dell’incredibile. Protagonista appunto, una donna conosciuta come “Lucia l’albanese”, a Pisticci da circa 30 anni. Gran lavoratrice, carattere affabile e dai modi gentili e garbati. In particolar modo la sua, una specie di missione che porta avanti, da quando ha messo piede a Pisticci. “E’ una cosa che facevo spesso già a Tirana - ci ha spiegato più volte – e da quando sono qui, non ho potuto fare a meno di dedicare la mia vita come allora, a piccole bestie come gatti randagi, senza un padrone, una casa o un pò di cibo per sopravvivere”.
Il tutto, in particolare, si svolge ogni giorno in Largo Cammarelle a Pisticci centro. Puntualmente, tra le 17,30 e le 18,00 di ogni giorno, col sole, col vento, con la pioggia o con la neve, senza che qualcuno li chiami, si raduna un certo numero di gatti che arrivano li, da tutte le direzioni. Una cosa incredibile. Tutti insieme, attendono l’arrivo di Lucia che in una borsa porta con sè i viveri che dispensa amorevolmente alle sue piccole bestie, come bimbi che aspettano ansiosi la pappa dalla mamma.
Alla fine Lucia rivolge loro qualche parolina di raccomandazione e magari di arrivederci, alla stessa ora del giorno dopo. Poi il commiato.
Da anni, ogni giorno la stessa toccante scena, protagonista questa donna che dedica tutta sè stessa ai mici randagi della zona che, ad un’ora precisa, sanno di poter contare su una “benefattrice” che a loro ha dedicato tutto un suo modello di vita.
Una commovente generosità di amore e amicizia verso animali abbandonati, una storia che non ha uguali, che dovrebbe toccare e far riflettere anche chi non è sensibile a commentare certi episodi. (Per la verità, ricordiamo che in passato, solo in giorni di occasionale assenza di Lucia, alla cura, si prestava la signora Ninetta D’Eri che abita da quelle parti ed a cui va il nostro plauso).
E’ nostro dovere ritornare doverosamente, ancora una volta, segnalando il caso alle nostre istituzioni, questa volta al sindaco Domenico Albano e suoi collaboratori, che riteniamo attenti a iniziative e problematiche sociali. E’ il secondo appello nel giro di qualche anno, fiduciosi affinchè finalmente si possa pensare e concretizzare, un “particolare riconoscimento” nei confronti di “Lucia l’albanese”, straordinaria, umile persona della nostra comunità, che a sue spese, e con sacrifici, da tempo e tutti i giorni, dedica la sua vita a beneficio di animali abbandonati, bisognosi di amorevole assistenza per sopravvivere.
Michele Selvaggi