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Un viaggio nella Shoah. Nel “giorno della memoria”, la nostra comunità, ricorda una storia di eroi, che è anche una storia d’amore, rendendo omaggio ad un nostro concittadino che, durante la Seconda Guerra Mondiale si rese protagonista di un indimenticabile episodio valoroso e soprattutto coraggioso, che vale la pena raccontare.
Il nostro riferimento è al soldato pisticcese Antonio Sisto, simbolo del sacrificio di guerra, scomparso tragicamente da diversi anni, considerato a tutti gli effetti, un vero e proprio eroe per come si comportò negli anni della sua prigionia in Germania.
Storia toccante, incredibile e quasi surreale la sua. Richiamato alle armi nell’agosto 1939, fu il trombettiere del 13° reggimento “Perugia” della II° Armata dell’esercito italiano. L’8 settembre 1943, a Spalato in Dalmazia, durante un combattimento, sopraffatte da soverchianti truppe naziste, le forze italiane furono costrette a soccombere. Sisto fu tra i catturati dai tedeschi e internato in uno dei terribili lager nazisti, quello di Norimberga, dove fu messo ai lavori forzati per scopi militari e dove rimase fino al luglio 1945, liberato dagli americani. Fatto principe di questa storia, il rifiuto di Sisto, durante la prigionia, della sua liberazione offerta dal Comando Tedesco, proprio per non combattere contro i suoi connazionali, come gli veniva imposto. Un atto di coraggio, più che straordinario il suo, esempio per tutti quei soldati che durante l’ultima guerra si sacrificarono anche a costo della vita nel nome dalla madre Patria.
Il 6 agosto 1981, Sisto fu fregiato del distintivo d'onore alla memoria, riservato ai combattenti per la libertà d’Italia 1943/45, con provvedimento firmato dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini con la motivazione: "Essendo stato deportato in lager e avendo rifiutato la liberazione per non servire l'invasore tedesco e la Repubblica Sociale durante la resistenza, viene autorizzato a fregiarsi, ai sensi della Legge 1.12.77 n.907, del distintivo d'onore per i Patrioti Volontari della Liberta". Sisto, inoltre, venne decorato con 2 croci e di una medaglia di bronzo, sempre al valore militare. Un vero milite d'onore che, attraverso quel valoroso gesto, aveva dimostrato tutto il suo grande carattere, non piegandosi ai voleri del nemico nazista che comunque, in modo coatto, gli impose comunque di andare a lavorare in fabbrica per sopperire alla emorragia di militari tedeschi trasferiti sul fronte russo.
Purtroppo Sisto, non ebbe il piacere e l'onore di fregiarsi dell'ornamento che lo Stato Italiano orgogliosamente gli aveva riservato, in quanto, emigrato proprio in Germania, era rimasto sfortunatamente vittima di un grave incidente sul lavoro ad Hocheneim dove morì il 6 marzo 1970. Recentemente, a dimostrazione che il nostro Stato non dimentica i suoi eroici combattenti del II° Conflitto Mondiale, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fu disposto in forma solenne il conferimento di una medaglia d'onore ritirata personalmente il 27 gennaio 2012 dal figlio dr. Michele, già Segretario Generale del Comune di Pisticci. “Un riconoscimento di grande valore - commentò commosso il figlio - arrivato quando papà, purtroppo, non c’era più. Sarebbe stato bello se a ritirarlo personalmente fosse stato proprio lui, magari insieme alla nostra cara mamma e a tutti noi figli”.
Un toccante esempio di grande attaccamento alla madre Patria quello del militare pisticcese Antonio Sisto, che lui aveva servito con orgoglio, onore e passione, attraverso l’arruolamento volontario, la guerra e la dura prigionia in una terra, quella tedesca, che poi, a distanza di anni, purtroppo, gli doveva essere anche fatale”.
Oggi 27 gennaio 2025, “giorno della memoria”, a Sisto, il riverente omaggio alla sua onorata memoria.
Michele Selvaggi