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Taranto, una città che da sempre ci appartiene e che, non a caso, consideriamo la nostra seconda città, dopo il capoluogo Matera. Sempre apprezzata, amata dai pisticcesi, frequentata e sede di studi di tanti nostri studenti, parecchi dei quali si sono diplomati professionalmente come i geom. Michele Motta, Francesco Viggiani, Luigi Laviola, Mario D’Angella o altri che hanno frequentato lo storico liceo Archita.
Che dire poi di nostri giovani marinai che hanno frequentato le scuole della marina militare CEM, poi imbarcati e viaggiato in tutto il mondo, senza poi dimenticare quanti nostri compaesani operai e tecnici hanno lavorato nell’ Arsenale della città e quanti pisticcesi hanno incrociato storie d’amore, messo su famiglia e abitato nei vari quartieri.
Città da sempre preferita delle nostre famiglie che l’hanno frequentata non solo per gli attrezzati negozi di ogni tipo lungo le via Di Palma e D’Aquino, ma anche per gli ottimi punti di ristoro come lo storico caffè della “SEM”, i rinomati ristoranti cittadini, l’inimitabile “Gambero” e “Pesce fritto”, con le migliori specialità di pesce e ogni altro ben di Dio.
Chi di noi non ha frequentato la “città dei due mari”? Chi di noi non ha passeggiato lungo i viali di Villa Peripato o sul lungomare? Chi di noi non ha attraversato, a piedi o in macchina, quel ponte girevole, maestosa idea di ingegneria, che proprio in questi giorni compie ben 134 anni di vita? Uno splendido monumento in acciaio, unico al mondo, diventato il simbolo della città e che, fu inaugurato il 22 maggio 1887, alla presenza di migliaia di tarantini, del Vice Ammiraglio Ferdinando Acton, benedetto dall’Arcivescovo Pietro Iorio ed intitolato a Umberto Cataldo in onore del Re Umberto I° e del patrono S. Cataldo.
Il nuovo ponte, creò il collegamento tra la Taranto vecchia e la parte nuova della città, già allora in forte espansione. Lungo 67 metri, fu realizzato dalla impresa di Alfredo Cottrai di Castellammare di Stabia, poi sostituta dopo 71 anni, da un nuovo e più moderno ponte, inaugurato dall’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 10 marzo del 1958, intitolata a San Francesco Di Paola, protettore delle genti del mare. Struttura realizzata nei cantieri Tosi di Taranto. Il Ponte Girevole, attraverso 134 anni di vita è stato testimone di tantissime pagine di storia della Marina e della città, tra cui due “passaggi” importantissimi, quello della grande portaerei italiana Cavour e, lo scorso anno, della splendida “Amerigo Vespucci”, la più bella nave del mondo, a vele spiegate.
Nei giorni scorsi il nome di questa metropoli è stato agli onori della cronaca sportiva, dopo il trionfo agli europei di nuoto di Budapest e il record mondiale della giovanissima Benny Pilato di solo 16 anni. Una bella “bimba” tarantina sul tetto del mondo.
Infine, il porto, in questo periodo, ospita la Seaside, la più grande e importante nave passeggera italiana della MSC. Non so quanti condivideranno la nostra idea di rendere omaggio a Taranto, una delle più belle città marittime italiane. Lo abbiamo ritenuto doveroso, sicuri di aver fatto cosa gradita ai cultori delle cose belle. Come la città di Taranto lo è sempre stata, lo è e continuerà ad esserlo.
Michele Selvaggi