La proposta si prefigge non solo lo scopo della messa in sicurezza, ma anche la valorizzazione dell'intera valle attraverso infrastrutture atte a migliorare le condizioni di vita di chi in quella piaga svolge attività produttive non solo a carattere agricolo. Si tratta di rafforzare il tessuto economico e sociale di una parte importante del territorio comunale che nel passato ha subito danni incalcolabili dal punto di vista ambientale -vedi Area S.I.N.-Tecnoparco, ricorrenti fenomeni di inquinamento del Basento, continue esondazioni fluviali, mancata messa in sicurezza e rischi idrogeologici, cattiva gestione delle risorse idriche e delle opere di bonifica da parte dell'Ente Consortile e via dicendo.

Non meno la inesistenza di una aggiornata carta regionale sulla utilizzazione del suolo; il tutto aggravato da una offuscata idea che la amministrazione comunale ha del territorio per valorizzarlo sia ai fini ambientali che produttivi e turistici.

Ciò detto, la riproposizione degli intenti del deliberato nel metodo e nel merito potrebbe rappresentare una ritrovata consapevolezza e autorevolezza dell'Ente locale nel quadro dei rapporti Istituzionali compreso quello provinciale. Contestualmente ristabilire una più forte relazione sia con i portatori di interesse sia con gli eletti che con le associazioni che si sentono legati al territorio.

La cantierizzazione delle opere previste in delibera in tempi brevi potrebbe costituire una ancora di salvataggio per il futuro degli interessi delle nostre comunità in primo luogo per quella di Marconia che rischia di essere sempre più penalizzata anche per la assenza di un agevole collegamento alle principali arterie provinciali e regionali.

Gli intendi dell'atto consigliare, che fino a questo momento sono stati disattesi non solo dal Governo Regionale, ma anche per la superficialità politica e amministrativa della maggioranza e per  scarse capacità tecniche insite nella compagine burocratica, potrebbero essere realizzate con una coraggiosa decisione politica di tipo Commissariale dopo aver Istituzionalizzato un Comitato Cittadino per la difesa degli interessi del Comune di Pisticci anche perché è convinzione diffusa che non esiste più una maggioranza in grado di amministrare e un Sindaco a cui fare riferimento.

Così con una nota Tavolo Verde Puglia e Basilicata.