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“Insieme all’aumento delle tariffe delle bollette di luce, gas ed acqua per famiglie e imprese lucane, per il quale abbiamo richiesto una seduta di Consiglio Regionale straordinaria, insieme ai gruppi di minoranza, come Italia Viva abbiamo ritenuto di inserire tra i punti di discussione anche le criticità del settore edilizio lucano che si ritroverà nuovamente in crisi se il Governo nazionale non elimina immediatamente il limite di una sola cessione del credito per le pratiche del 110%.”
Lo dichiarano i consiglieri regionali Luca Braia e Mario Polese del gruppo consiliare Italia Viva.
“Anche questo tema che ricadrà sulle tasche di quanti si stanno trovando sotto la spada di Damocle - proseguono Braia e Polese - del passaggio da quella che è una grande occasione per valorizzare il patrimonio immobiliare del Paese in ottica di risparmio energetico ad essere penalizzati, cittadini e piccole medie imprese, vedendo vanificati i progetti già avviati ed il lavoro da svolgere fino a fine 2023 (e oltre in caso di proroga). Questo perché già Cassa Depositi e Prestiti, Poste e diversi Istituti di Credito hanno di fatto bloccato le cessioni di credito e diverse imprese locali hanno annunciato che saranno costrette a licenziare personale e rinunciare a commesse già acquisite se non verrà ripristinato il meccanismo di cessione dei crediti. Riteniamo si debba rivedere anche l'organizzazione interna degli uffici regionali preposti per smaltire il sovraccarico di lavoro generato dalla necessità di istruire tempestivamente le pratiche.
Necessario quindi un Consiglio straordinario nel quale oltre a discutere della strategia regionale per ridurre l'impatto economico dei rincari delle bollette energetiche per i residenti e le attività economiche operanti sul territorio lucano - concludono gli esponenti di Italia Viva - si affronti di petto e si determini quale sarà l’azione che la Regione Basilicata intende intraprendere rispetto al Governo nazionale, sul quale anche Italia Viva sta spingendo affinché si arrivi alla modifica del decreto - proprio per salvaguardare cittadini e piccole e medie imprese lucane rispetto alle pratiche del 110%.”