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Un quarto di casi in meno in una settimana (-24,5%). Prosegue la discesa della curva dei contagi anche se il calo è inferiore a quello della settimana scorsa (-30%). Tra lunedì 14 febbraio e ieri le Regioni hanno trovato 363.398 nuovi positivi. Un mese fa si viaggiava sopra il milione. L’epidemia quindi si sta ritirando anche se non sono ancora raggiunti i livelli precedenti alla quarta ondata, cioè di inizio dicembre. Ci si arriverà molto probabilmente tra un paio di settimane, salvo sorprese.
Per quanto riguarda i tamponi, la minore circolazione del virus continua a farli calare. Erano 4,5 milioni in sette giorni e si sono ridotti a 3,4 milioni. Con la discesa dei contagi arrivata alla quarta settimana consecutiva, si riducono in modo significativo anche gli altri indicatori, come ricoveri e decessi.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza, a margine di una visita all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha annunciato: “Stiamo per dare le disposizioni attuative sulla quarta dose perchè con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee: la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo”. E ha aggiunto: “Per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax, ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino”.
Il ministero alla Salute ha diffuso la tabella con i dati delle Regioni sui loro cittadini “con marcata compromissione della risposta immunitaria. Il totale è di 889.999. La Regione che ha comunicato il maggior numero di persone con problemi legati a una patologia di base o a trattamenti farmacologici, oppure sottoposti a trapianto di organo solido, non è la più popolosa. Si tratta infatti della Puglia, che ha chiesto di fare 155.641 quarte dosi. Segue la Lombardia con 134.359 e poi il Lazio con 75 mila e il Veneto con 72.151. Poi arriva una Regione non molto popolosa, che ha però comunicato un numero di fragili più alto di realtà più grandi. Si tratta delle Marche, con 63.098.
Tutte le Regioni e le Province hanno numeri in calo. Ecco i dati. L’Emilia-Romagna passa da 37.436 a 22.781 casi (-14.655, -39,1%), il Friuli Venezia Giulia da 11.357 a 7.004 (-4.353, -38,3%), la Valle d’Aosta da 582 a 366 (-216, -37,1%), la Provincia di Trento da 4.350 a 2.874 (-1.476, -33,9%), il Piemonte da 28.324 a 18.856 (-9.468, -33,4%), la Liguria da 12.701 a 8.589 (-4.112, -32,3%), la Lombardia da 51.941 a 36.766 (-15.175, -29,2%), la Toscana da 30.829 a 21.954 (-8.875, -28,7%), il Veneto da 46.120 a 34.089 (-12.031, -26%), la Provincia di Bolzano da 6.692 a 5.150 (-1.542, -23%), la Campania da 48.604 a 37.827 (-10.777, -22,1%), le Marche da 17.440 a 13.603 (-3.837, -22%), l’Umbria da 7.688 a 6.017 (-1.671, -21,7%), il Lazio da 51.566 a 40.882 (-10.684, -20,7%), il Molise da 2.628 a 2.104 (-524, -19,9%), la Sardegna da 16.154 a 13.009 (-3.145, -19,4%), la Puglia da 36.088 a 29.310 (-6.778, -18,7%), l’Abruzzo da 12.706 a 10.535 (-2.171, -17%), la Basilicata da 5.040 a 4.268 (-772, -15,3%), la Sicilia da 41.825 a 36.147 (-5.678, -13,5%), la Calabria da 11.610 a 11.267 (-343, -2,9%).
Ieri negli ospedali erano ricoverate 14.218 persone. Significa che in una settimana i pazienti nei reparti sono 3.032 in meno, cioè una flessione del 17,5%. Domenica 13 la riduzione era stata inferiore, del 13,4% e quella precedente del 6%, tutti segnali che fanno comprendere come anche la riduzione dei ricoveri stia accelerando. In terapia intensiva si è passati da 1.190 di domenica 13 a 934 di ieri (-21,5%, la scorsa settimana il calo era del 16,8%). Se si osservano invece solo i letti ordinari, si passa da 16.060 a 13.284 (-17,2%)
L’occupazione dei posti letto di intensiva e ordinari è l’indicatore sul quale si basano i colori delle Regioni. Visto l’andamento dei ricoveri, c’è una tendenza a passare in scenari con meno restrizioni. L’ultima Regione ancora arancione, il Friuli Venezia Giulia, questa settimana dovrebbe passare in giallo. Ma sempre venerdì, la Cabina di regia dovrebbe sancire l’ingresso in zona bianca (dove adesso sono soltanto Umbria e Basilicata) di alcune realtà. Ci sono altre sei Regioni e le due Province autonome che hanno già dati da bianco (Abruzzo, Campania, Lombardia, Trento e Bolzano, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto); e potrebbero passare in quel colore. Va ricordato che ormai tra giallo e bianco non ci sono differenze a livello di misure restrittive.
Ieri il numero dei morti è salito a 159.989. In una settimana hanno quindi perso la vita per il Covid 1.974 persone. Nei sette giorni precedenti erano state 2.244, cioè 270 in più (il 12%). Si tratta del secondo calo consecutivo, anche se più contenuto di quello precedente (che è stato del 14,4%). Comunque anche questo un segnale dell’inizio della discesa anche nei dati più drammatici legati alla pandemia.