Lunedì, 25 Novembre 2024

PITESAI: l’appello di NO TRIV ai comuni e alle associazione

Lunedì, 25 Aprile 2022

Il Coordinamento Nazionale No Triv, dopo che  24 Comuni di Abruzzo, Basilicata, Campania, Piemonte, Sicilia, assistiti dall’avvocato Paolo Colasante del Foro di Roma, che nella redazione del ricorso si è avvalso della consulenza del costituzionalista prof. Enzo Di Salvatore dell’Università degli Studi di Teramo, hanno sottoscritto il Ricorso presentato lo scorso 11 Aprile al Tar del Lazio contro il PiTESAI (Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee), recentemente adottato dal Ministero della Transizione Ecologica,

INVITA

tutte le Amministrazioni Comunali e le Associazioni che intendono opporsi agli effetti reali generati dai regimi estrattivi e che si vogliono battere per evitare l’impatto sui territori ed in mare delle filiere di coltivazione, raffinazione, trasporto, degli idrocarburi liquidi e gassosi sulle matrici vitali ambientali e sulla salute umana ed animale, ad unirsi ai ricorrentiad adiuvandum”, tramite relativo “atto di intervento”.

E’ importante in questa delicata fase sostenere concretamente la lucidità e la determinazione con cui i Comuni ricorrenti hanno inteso smascherare quello che in realtà non è un atto di pianificazione, bensì un regesto a geometria variabile, caratterizzato da una congerie di linee guida finalizzate al rilascio dei permessi di ricerca e delle concessioni per l’estrazione di idrocarburi, concepito quale atto flessibile ed adattabile, fino a barattare il prolungamento stesso delle concessioni esistenti con finti “bilanciamenti” di convenienza economica per le Compagnie e per lo Stato, a discapito degli obiettivi climatici di oltrepassamento del fossile e sottoscritti a livello internazionale e delle più elementari forme di coinvolgimento democratico dei territori.

Il combinato disposto tra PiTESAI, “Decreto Energia”, “Decreto Semplificazioni”, i cui effetti irrisori in termini quantitativi finiscono per travolgere gli obiettivi di una necessaria transizione energetica fondata sulle rinnovabili pulite e sull’adozione di un modello decentrato e partecipativo di produzione distribuita basato sulle comunità solari, rischia di funzionare da potente detonatore di una politica da emergenza bellica.

Sostenere i Comuni ricorrenti vuol dire rendere politicamente e giudiziariamente più largo e più forte il fronte delle soggettività virtuose che saranno in grado di imporre dal basso un mondo solidale fondato sulla logica dei Beni Comuni e non della competizione e del centralismo decisionista a tutti i costi.

Chi volesse contribuire a rafforzare le ragioni di questa battaglia appena intrapresa e a rendere più visibili ed efficaci le ragioni espresse nel Ricorso, entro i prossimi 20 giorni a partire da oggi, potrà inviare una mail contestualmente al Coordinamento No Triv (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)  e all’Avv. Paolo Colasante (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), a seguito della quale saranno fornite tutte le indicazioni per perfezionare la partecipazione all’azione.

È bene sottolineare che coloro che interverranno ad adiuvandum in giudizio saranno parti del processo a tutti gli effetti.

Infatti, anche se i motivi di ricorso sono ormai cristallizzati in quelli svolti dai 24 Comuni ricorrenti, nulla esclude che possano essere prodotte ulteriori argomentazioni a sostegno da parte degli intervenienti.

Inoltre, sebbene l’adesione di ben 24 Comuni costituisca di per sé un ottimo traguardo, non si può escludere a priori che l’allargamento dell’azione possa spingere il Collegio giudicante, ulteriormente sensibilizzato dalle doglianze criticamente esposte da una larga pletora di Enti che dubitano del provvedimento (presuntamente) pianificatorio adottato dal Ministero della Transizione Ecologica, a sollecitare o ad accogliere ulteriori argomentazioni.

Onde agevolare l’estensione dell’azione, si è concordato con l’Avv. Paolo Colasante che per gli eventuali ulteriori Comuni intervenienti saranno previsti costi minimi.

 Quanto ai Comitati ed alle Associazioni, sono previsti soltanto contributi volontari.

Così in una nota il Coordinamento Nazionale No Triv

 

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