Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
E' squallido che un sindacato pur di farsi pubblicità e recuperare iscritti attacchi un'associazione senza avere piena cognizione di ciò che afferma.
“Tutte le spettanze risultano corrisposte”, così il presidente regionale di Avis Basilicata, Sara De Feudis, ribatte alla nota diffusa venerdì dalla Uiltcus con la quale la sigla sindacale informava che l'associazione era stata condannata dal giudice del lavoro del Tribunale di Potenza a pagare ai lavoratori iscritti al sindacato, impegnati nel servizio di trasporto sacche di sangue in regione, il tfr non corrisposto.
“Alla data della diffusione della nota, le spettanze sono state tutte pagate, è squallido che un sindacato pur di farsi pubblicità e recuperare iscritti attacchi un'associazione senza avere piena cognizione di ciò che afferma - continua la presidente di Avis Basilicata- il ritardo nel pagamento dei corrispettivi, tra l'altro, non era attribuibile ad Avis, bensì alla Regione Basilicata che, ad oggi, non ha ancora pagato quanto dovuto all'associazione per il servizio di trasporto svolto nel 2021, da gennaio ad ottobre, per una cifra pari a 300mila euro”. L'Avis di Basilicata non ci sta e di fronte ad accuse infondate, replica. "A differenza di quanto affermato dal sindacato – sottolinea la De Feudis - la nostra associazione ha provveduto a pagare regolarmente gli stipendi impiegando le risorse proprie delle sedi Avis. Inoltre non vi è stata nessuna sentenza di condanna ma l'emissione di un decreto ingiuntivo da parte del giudice competente, non vi è stata verità neanche nella ricostruzione dell'attività giudiziaria effettuata.
La verità va sempre affermata a maggior ragione quando si parla di volontari, per questo si valuteranno di intraprendere tutte le azioni necessarie ed opportune a tutelare l'associazione e i volontari. In Avis – conclude la presidente dell'associazione - i dipendenti sono sempre stati rispettati".