Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
L’ASM Matera ha recepito la deliberazione di Giunta Regionale n.487 del 22.07.2022 “Rimodulazione del Piano Operativo regionale per il recupero delle liste di attesa di cui alla DGR n.951/2020”.
Ne dà notizia il Direttore generale ASM Matera, Dr.ssa Sabrina Pulvirenti, sottolineando che il provvedimento della Giunta regionale è finalizzato a rispondere tempestivamente alle richieste di prestazioni specialistiche ambulatoriali, soprattutto di diagnostica per immagini e non solo, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus SARS-Cov-2 e, contestualmente allo scopo di ridurre le liste di attesa per gli interventi chirurgici urgenti e che devono essere serviti in regime di ricovero ordinario.
Un provvedimento importante e tempestivo, voluto dalla Direzione strategica dell’Azienda, che mira a tradurre in atti concreti la sua missione primaria: assicurare l’assistenza ai pazienti anche e soprattutto quando le liste di attesa presentano criticità.
Per le prestazioni ambulatoriali recuperabili – quantificate nel “Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste di attesa” in 33.734 di cui 13.611 entro il 31 dicembre 2022 – secondo la ripartizione delle risorse effettuata dalla Regione, sono attribuite all’ASM circa 670 mila euro per il pubblico e circa 300 mila euro per il privato accreditato al quale è stabilito un obiettivo di 3.491 prestazioni entro la fine del 2022.
L’ASM si attiverà sin da subito con piano denominato “in tempo per te”, in attuazione delle azioni progettuali individuate dalla Regione per realizzare gli interventi necessari, con il ricorso a prestazioni erogate dall’Asm stessa sia con prestazioni erogate dal privato accreditato, e ciò nelle more che il confronto con le strutture private accreditate si arricchisca sempre più dell’integrazione con le strutture pubbliche e produca un supplemento di efficienza nella capacità di risposta ai bisogni di cura dei cittadini