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Per via del crollo della produzione di olive, i lucani devono dire addio a quasi una bottiglia su 3 di olio extravergine Made in Basilicata mentre l’esplosione dei costi mette in ginocchio le aziende agricole e per l’inflazione generata dal conflitto in Ucraina volano sugli scaffali i prezzi al dettaglio.E’ quanto emerge dall’esclusivo Dossier “2022 fra clima e guerra, nasce l’olio nuovo” di Coldiretti e Unaprol su dati Ismea diffuso in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo con iniziative nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia, ieri a Potenza ed oggi a Matera. La produzione nazionale del 2022 – riferiscono Coldiretti e Unaprol – crolla a circa 208 milioni di chili, in netta diminuzione rispetto alla
campagna precedente ma il cambiamento del clima taglia soprattutto i raccolti del Sud.
In Basilicata il calo è stato del 40 per cento, infatti quest'anno la stima è di 3551 tonnellate di olio di oliva prodotto rispetto alle 5919 dello scorso anno. In questo scenario i costi delle aziende olivicole – evidenziano Coldiretti e Unaprol –sono aumentati in media del 50% e quasi 1 realtà su 10 (9%) lavora in perdita con il rischio di chiusura, secondo i dati Crea. A pesare, in particolare – continuano Coldiretti e Unaprol – i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per la banda stagnata, secondo l’analisi Coldiretti e Unaprol. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati. “I lucani consumano, in media 8 chili a testa di olio extravergine di oliva e ogni famiglia spende in media 117 euro all’anno per acquistare olio d’oliva che è anche l’alimento più popolare sulle tavole – spiega il direttore provinciale di Potenza, Luca Celestino - addirittura più di pane e pasta”. Dalla Coldiretti Basilicata, che dopo quella di Potenza, ha organizzato a Matera, presso il mercato di Campagna Amica, una giornata di educazione al consumo di olio evo di alta qualità arrivano anche consigli utili.
“Per sostenere le aziende italiane e non cadere nell’inganno del falso Made in Italy l'invito è di scegliere verificando attentamente l’etichetta. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – evidenzia il direttore provinciale di Matera, Pietro Greco – è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte 'miscele di oli di oliva comunitari', 'miscele di oli di oliva non comunitari' o 'miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari' obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva”.