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Questa mattina il Prefetto di Matera, Sante Copponi, ha sottoscritto il Protocollo di Legalità ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione mafiosa e dei fenomeni corruttivi nell’ambito degli appalti e la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, con le seguenti stazioni appaltanti:
Provincia di Matera, Comune di Matera, Comune di Policoro, Comune di Pisticci, Comune di Bernalda, Comune di Montescaglioso, Comune di Scanzano Jonico, Comune di Tricarico, Comune di Irsina, Comune di Rotondella, Comune di Colobraro, ASM – Azienda Sanitaria Locale Matera, ATER – Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Matera.
All’evento hanno presenziato anche i vertici delle Forze dell’Ordine.
Il primo Protocollo di legalità è stato sottoscritto il 18 agosto scorso con il Direttore del Museo Nazionale di Matera.
Con detta iniziativa il Prefetto ha inteso rafforzare in questa Provincia il preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nel settore degli appalti di lavori.
In controlli antimafia saranno applicati a partire da soglie inferiori rispetto a quelle comunitarie. In caso di appalto di lavori (per importi pari o superiori a 500.000 euro); di appalto di servizi e forniture (per importi pari o superiori a 100.000 euro), nei sub appalti, sub contratti e sub affidamenti (per importi pari o superiori a 40.000 euro).
Il Protocollo prevede la sua applicazione oltrechè nel settore dei lavori pubblici e nella fornitura dei servizi anche nei settori riguardanti il servizio mensa, il servizio pulizia, il servizio informatico e la somministrazione di manodopera.
L’attività di controllo sarà attuata attraverso l’esercizio dei poteri di monitoraggio, vigilanza, prevenzione e di contrasto dei tentativi di infiltrazione delle organizzazioni criminali e dei rischi di fenomeni corruttivi, che diventeranno più stringenti rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente.
Il Protocollo prevede la figura del Referente di Cantiere e la istituzione del Rapporto di Cantiere allo scopo di monitorare a fini antimafia tutte le presenze all’interno dei cantieri che saranno avviati per la realizzazione di interventi pubblici, rientranti nell’applicazione del Protocollo, nonché prevede misure per controllare il rispetto delle norme in materia di tracciabilità dei flussi finanziari.
Nel Patto si farà ricorso alla clausola risolutiva espressa, riportata nel bando di gara, che prevede la risoluzione del contratto ex art. 1456 del codice civile, con effetti ex tunc, in caso di inosservanza delle prescrizioni più salienti del Patto da parte dell’impresa aggiudicataria dei lavori.
Particolare attenzione sarà rivolta da parte degli organi preposti al rispetto delle norme in materia di “sicurezza nei luoghi di lavoro”.
A tale riguardo, sarà costituito in Prefettura un apposito Tavolo tecnico presieduto dal coordinatore del gruppo interforze antimafia e composto dai componenti dell’anzidetto organismo, dai rappresentanti dell’Ispettorato territoriale del lavoro e delle organizzazioni sindacali per il monitoraggio dei flussi di manodopera e del controllo del pieno rispetto delle normative vigenti in materia di reclutamento dei lavoratori e delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il Patto sottoscritto è stato pubblicato nel sito web della Prefettura.