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Segue una nota di Leonardo Pinto, Presidente Onorario ANSB, che esprime alcune riflessioni dopo l’intervento del senatore Gianni Rosa (Fratelli d’Italia) sulla sanità lucana:
“In una nota diramata dalla stampa, il Sen.Rosa di F.lli d’Italia, a proposito dei fallimenti e delle criticità della sanità lucana, afferma: i lucani non possono più aspettare. Giustamente, in quanto egli proviene dal pianeta Marte dove è rimasto fino a ieri.
In realtà il Sen.Rosa non si è mosso dal pianeta terra; è stato sempre qui con noi, ma chissà perché non si è accorto dello sfascio totale in cui versa la sanità lucana.
Secondo un vecchio adagio, meglio tardi che mai.
Andreotti diceva: a pensare male si fa peccato, però a volte si azzecca. E noi -come Andreotti- vogliamo pensare male: Rosa si accorge delle inefficienze della sanità pubblica regionale solo adesso, a ridosso delle prossime elezioni europee e delle prossime elezioni regionali.
Sen.Rosa, suvvia, non siamo propri fessi e neppure smemorati. Ti ricordiamo che la situazione della sanità pubblica lucana era così anche quando eri assessore nell’attuale compagine governativa regionale.
Invero, non ci siamo accorti, e continuiamo a non accorgerci, della tua presenza politica di fronte al persistente disastro delle gestioni delle aziende sanitarie pubbliche regionali, tra cui quella della dirigente dell’ASM materana e del CROB di Rionero, Dott.ssa Sabrina Pulvirenti, che la tua parte politica, sebbene fortemente contestata, continua a sostenere e difendere tant’è che dovrebbe approdare a breve alla direzione della Azienda sanitaria locale di Frosinone.
Non scherziamo Sen.Rosa. Neppure puoi focalizzare, come fai, la tua attenzione di parlamentare esclusivamente sulle lunghe liste di attesa per le prestazioni non spedalizzate. Magari la sanità lucana fosse afflitta solo da tale “patologia”, comunque inammissibile.
Per una maggiore e più puntuale comprensione del dramma della sanità pubblica lucana, l’ANSB ti chiede di visitare insieme le strutture ospedaliere esistenti in Basilicata; e ciò per avere contezza dello stato comatoso (termini che rendono bene l’dea di cosa si tratti) nel quale versano le stesse.
Sai come fare per rintracciarmi; se non lo farai tu, ti cercherò io. Proviamo insieme a fare una radiografia delle strutture sanitarie ed ospedaliere pubbliche regionali ed a prescrivere e somministrare una corretta terapia politica (se sei disponibile) per liberare i Lucani dell’attuale governance regionale assolutamente inadeguata alla funzione che svolge. So di chiederti troppo, ma essendo -come sai- partigiano del bene pubblico ci provo.”