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Dimensionamento scolastico, il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, ribadisce il “no all’applicazione dei parametri previsti dal DM 127-23: penalizzano la Basilicata più delle altre regioni”
Nella sala consiliare della Provincia di Matera il presidente Piero Marrese ha incontrato il mondo della scuola e i sindaci per affrontare il tema del dimensionamento scolastico e predisporre una strategia comune, utile ad assicurare il diritto allo studio.
Nel corso dell’incontro, molto partecipato e dibattuto, praticamente all’unanimità è stato sottolineato come il territorio lucano in generale, e quello del materano in particolare, verrebbero penalizzati più di altri qualora dovesse applicarsi il criterio del dimensionamento previsto dal decreto ministeriale 127-23 con una contrazione di 26 autonomie scolastiche: troppe per una regione che sconta anche problematiche di altro tipo che vanno ad interessare il mondo della scuola.
“La riunione operativa – ha spiegato Marrese – si è resa necessaria per dare rilievo delle criticità esistenti, nell’ottica di rinvenire soluzioni concrete, prendere i provvedimenti opportuni e analizzare le prospettive future.
Le richieste dei territori che dicono “NO” all’applicazione dei parametri governativi, sono legittime in quanto con l’applicazione del DM 127_23 si accrescerebbero i divari territoriali, con conseguenze più gravi sulle aree interne e a minore densità demografica. Inoltre la stessa funzionalità ed assetto delle scuole ne risentirebbe. Si tratta di centri che in regione sono presenti in gran numero e che vedrebbero depauperata la presenza dell’istituzione scolastica che spesso è anche il presupposto per la persistenza di tanti servizi.
In buona sostanza, il dimensionamento applicato con i criteri di cui al DM 127-23 sarebbe un’ingiusta penalizzazione per la nostra provincia e la regione tutta: non possiamo accettare diktat di questo tipo e chiediamo dialogo con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente il territorio, che non può subire decisioni dall’alto senza neanche essere ascoltato.
Su questo, come su altri temi, dobbiamo essere determinati e uniti perché solo con la sinergia si possono evitare danni a un territorio che già sconta tantissime problematiche ad iniziare dallo spopolamento. Fenomeno che potrebbe essere accentuato qualora si arrivasse all’effettiva contrazione delle autonomie scolastiche”.