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Il 15 dicembre scorso nel reparto di Urologia dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera quattro persone si sono sottoposte alla prima seduta operatoria dedicata al trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna eseguita con il sistema Rezum.
Il Commissario Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo, ha dichiarato – “Questa nuova tecnologia, contestualmente al rilancio dell’Ospedale Madonna delle Grazie, contribuirà a garantire cure ad oggi disponibili solo fuori regione, contribuendo così ad una riduzione della migrazione sanitaria, a tutto vantaggio dei pazienti lucani, oltre che del bilancio regionale” - e ancora – “Il mio plauso va alla professionalità dei nostri medici che hanno reso possibile tutto questo”.
Gli urologi che hanno eseguito questa tecnica innovativa sono il dott. Pietro Augusto Mastrangelo e il dott. Bruno Mazzoccoli, entrambi dell’equipe di Urologia diretta dal dott. Giuseppe Disabato.
Il sistema Rezum utilizza il vapore acqueo, è in grado di ridurre il volume prostatico di circa il 40% e, ad oggi, consente la preservazione della funzionalità erettile ed eiaculatoria.
E’ un trattamento mini-invasivo, della durata di 15 minuti circa, nato negli Stati Uniti ed eseguibile in regime di Day-Hospital con anestesia locale o con una semplice sedazione, ideato per ridurre la sintomatologia urinaria ostruttiva ed irritativa associata all’ipertrofia prostatica benigna.
I risultati definitivi si ottengono a distanza di 2-3 mesi dal trattamento, che consente la completa sospensione dei farmaci. In qualche settimana si nota un netto miglioramento delle difficoltà urinarie sino alla completa remissione della sintomatologia. I risultati sono particolarmente duraturi: nell’arco di 4 anni, in media, solo il 4% dei pazienti deve sottoporsi di nuovo all’intervento.
Da gennaio saranno programmate sedute operatorie dedicate, così da garantire un accesso alle cure coerente con le crescenti esigenze assistenziali che l’ipertrofia prostatica benigna richiede.