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Un anno di reclusione per gli imputati, pena prescritta. Per l'amianto morirono quattro operai e la moglie di un lavoratore.
Il tribunale di Matera ha condannato a un anno di reclusione ciascuno e al risarcimento dei danni patrimoniali e non, Silvano Benitti, Pietro Pini, Michele Cardinale, Michele Bonanni e Lorenzo Po, ex dirigenti della Materit di Ferrandina Scalo dove si lavorava materiale contenente amianto. La pena è stata sospesa per prescrizione.
I cinque erano accusati dei reati di omicidio colposo, lesioni colpose e mancato rispetto delle norme per la sicurezza sul lavoro. Condotte che per l'accusa avrebbero causato l'insorgere di malattie professionali asbesto-correlate a diversi ex lavoratori e il decesso di quattro, oltre a quello della vedova di un operaio che aveva inalato polveri nocive lavando la tuta del marito. Una ventina gli episodi denunciati negli anni dalle associazioni Aiea e Medicina Democratica, presenti alla lettura della sentenza.
La produzione nello stabilimento andò avanti dalla metà degli anni Settanta al 18 settembre del 1989.
L'area è sito di interesse nazionale da 21 anni e per la sua bonifica - ferma alla rimozione dei sacchi di amianto - sono stati stanziati poco meno di quattro milioni di euro.