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Fa parte di diritto della nostra storia, quella che fu la prima donna soldato di Pisticci, dopo l’approvazione da parte del Parlamento italiano, della Legge n.380 del 20 ottobre 1999 con cui l’Italia si allineava ai Paesi della NATO, aprendo le Forze Armate al reclutamento femminile. E noi con immenso piacere, la vogliamo ricordare.
Candida Ricco, questo il suo nome, una ragazza bruna, allora di 20 anni, con una spiccata simpatia per la divisa e per le stellette, che nutriva da quando era ragazza. Il suo sogno si era finalmente avverato, entrando a far parte, insieme ad ancora poche ragazze, della grande famiglia dell’Esercito Italiano.
Tutto era cominciato con la domanda al Distretto Militare di Potenza, come volontaria in ferma prefissata, per la durata di un anno. Poco dopo la risposta del Ministero che la convocava per presso il Centro Selezione di Napoli. “Ma proprio quel giorno - ricordava allora la ragazza - iniziavano gli esami di Stato a cui dovevo partecipare per conseguire il diploma a compimento del corso di studi presso l’Istituto Professionale di Pisticci (unica donna iscritta al corso di indirizzo elettrico). Non presentarsi al centro militare partenopeo, significava essere esclusa dalla selezione e dall’arruolamento e quindi dire addio alla sognata vita militare. Mia madre - spiegava ancora la ragazza - che ha avuto un ruolo importante in questa mia decisione e che mi ha incoraggiata non poco nella scelta, non si perde d’animo e dopo tantissime telefonate, riesce a mettersi in contatto con il Distretto, spiegando la impossibilità a potermi presentare per la concomitanza con gli esami di Stato che dovevo necessariamente sostenere. Nulla da obiettare da parte delle autorità Militari che fissarono una nuova data per la selezione, che coincise con la pausa tra le prove scritte e quelle orali. Il 5 agosto per me è stato un giorno da ricordare - spiegava non senza mostrare un pizzico di orgoglio la ragazza - Mi comunicano infatti che sono stata ammessa con destinazione al 235° “Reggimento Piceno” con sede ad Ascoli che raggiungo in poche ore. Il 28 ottobre la emozionante festa del Giuramento e subito dopo la destinazione alla Scuola di Cavalleria di Lecce”.
Ma il “soldato Candida” brucia le tappe e subito dopo, parte per frequentare il Corso di Infermiera presso l’Ospedale Militare di Bari dove rimane per 40 giorni per poi raggiungere la Scuola di Lecce.
Non conosciamo il seguito di questa storia, perché non abbiamo punti di riferimento per informarci.
Resta comunque una bella storia ed essere ricordata come la prima donna soldato pisticcese, è una soddisfazione per la ragazza e per la mamma che rivestì un ruolo speciale e importante nella vicenda, ma anche un motivo di grande ONORE per la nostra città.
Michele Selvaggi
foto www.militarypedia.it