Lunedì, 25 Novembre 2024

Elezioni Regionali: invito rivolto ai circa 9.500 votanti della comunità Pisticcese

Giovedì, 21 Marzo 2024

In prossimità delle prossime elezioni regionali ed in prosieguo a quanto già dettagliatamente evidenziato precedentemente all’intera classe politica, inerente le problematiche inerenti il territorio di Pisticci,

la maggior parte generate da comportamenti anomali della stessa Regione Basilicata ed altri organi (Sequestro anomalo discarica La Recisa _ Anno 2013_ - Utilizzo Discarica La Recisa di Pisticci con abuso d’ufficio e difforme dalla legge _Anno 2015_ - REVOCA ILLEGITTIMA  dell’AIA della discarica _ Anno 2016_ – Denunce dell’ARPAB alla Procura  di imprese, dirigenti, e Sindaci, caratterizzate da incompetenza ed errori madornali scoperti dai vari P.M. e giudici_2016_, - REVOCA FINANZIAMENTO di € 7.000.000,00 per Realizzazione Impianto di depurazione Zona Lidi e Marconia per dirottarli in altri comuni per opere NON SOGGETTE AD INFRAZIONE COMUNITARIA _ Anno 2022_ - INERZIA TOTALE per la Bonifica SIN Valbasento – dall’anno 2013 all’anno 2022 – INERZIA TOTALE aviosuperficie Mattei, ecc. ecc.) che, come si vede dalle date, interessanti sia la coalizione cosiddetta di sinistra che quella più recente, cosiddetta di destra, ed al fine di ripristinare la dignità dell’intera comunità pisticcese, non esclusa quella istituzionale dell’Ente locale, sarebbe opportuno e doveroso valutare attentamente chi si propone quale candidato regionale come consigliere, indipendentemente dalla circostanza di parente, amico, compagno di partito, collega, ecc. ecc., valutando molto attentamente le persone alle quali si vorrà dare fiducia e che si manderà alla stessa Regione Basilicata, quale proprio rappresentante, che, a parere dello scrivente, dovranno, soprattutto, se trattasi di persone del territorio pisticcese, sottoscrivere, unitamente alla coalizione con la quale si aggregano, con gli stessi cittadini della comunità pisticcese, un programma analitico e dettagliato che interessa, come si vedrà, non solo la comunità pisticcese ma la maggior parte dei Comuni limitrofi, e l’intera Regione, al fine di ridare a questa comunità la dignità che merita e che ha sempre avuto nei precedenti anni, ed al fine di innestare il vero sviluppo economico e sociale dell’intera comunità, ed in linea di massima riguardante:

  1. IMMEDIATA riapertura della Discarica La Recisa, con immediata Conferenza di Servizi per l’AIA, previo finanziamento, da parte della stessa Regione, delle opere necessarie per la eliminazione del sopravaglio (parte secca dei rifiuti) di circa 7.000 t., generato dall’anomalo conferimento di circa 200 t/giorno nel periodo Settembre 2014- Gennaio 2016 a seguito di ordinanze Regionali e Provinciali, in deroga alla stessa AIA precedente (2011) ed in difformità di quanto stabilito dal Comune di Pisticci;
  2. IMMEDIATO ripristino del Finanziamento operato dalla stessa Regione Basilicata con DGR n. 435 del 19/5/2017 per € 7.000.000,00 e successivamente ed irrazionalmente ridotto ad € 700.000,00 con DGR 202200972 del 30/12/2022, per ritardi nella progettazione e realizzazione e che continuano a far rientrare l’intera zona dei Lidi con alcune comunità previste nel finanziamento, nella infrazione comunitaria 2014/2059;
  3. IMMEDIATO APPALTO per “Realizzazione del depuratore cittadino e del relativo sistema di collettamento del Comune di Pisticci” commissariato con ex DPCM del 16.10.2015, ai sensi dell’art. 7, comma 7 del Dl 133/2014 e finanziato con delibera Cipe n. 60 del 30 Aprile 2012. Costi di investimento: € 6.000.000,00 con fondi FSC 2007-2013 Cipe 60/2012.
  4. Al fine di consentire sia all’Enac che al Ministero delle Infrastrutture l’approvazione in Consiglio dei Ministri del PNA proposto dallo stesso ENAC, con tutti gli emendamenti e le osservazioni presentate da diverse Regioni e stakeholder, occorre, IMMEDIATAMENTE, INOLTRARE LE DOVUTE OSSERVAZIONI A TALE PIANO, che la Regione Basilicata avrebbe dovuto inoltrare entro il 23 Novembre 2022 e che non ha fatto, sostituita in questo, ma non efficaci, dal punto di vista giuridico, dalle Osservazioni presentate dal Comune di Pisticci e dalla Provincia di Matera. Solamente seguendo questa procedura potrà iniziare il Processo di trasformazione dell’Aviosuperficie E. Mattei in Aeroporto della Basilicata che investe aspetti interessanti il Turismo, l’Agricoltura, la Protezione Civile;
  5. IMMEDIATO INTERVENTO su SIN VALBASENTO. Com’è ormai noto dall’ AQP del 19/06/2013 tra Ministero Ambiente, Ministero Sviluppo Economico, venivano assegnate ben € 23.473.521,03 per il SIN Valbasento e più o meno la stessa somma per il SIN di Tito

Per il SIN Valbasento gli interventi previsti erano 6 e di questi solamente il 2,87%  della somma stanziata, è stato utilizzato mentre resta ancora da utilizzare, qualora tali somme siano ancora nella disponibilità della Regione per il SIN Valbasento, il 97,13% ossia € 22.800.089,60. D’altra parte l’ultimo verbale C.R.I.S.I.N., della cabina di regìa istituita presso la Regione Basilicata, risulta essere quello del 3/04/2014, presieduta dall’Assessore Berlinguer.

Rammentando altresì che la mancata Bonifica del SIN, VANIFICHEREBBE tutti i nuovi interventi rientranti nella Zona Economica Speciale, in quanto il Ministero dell’Ambiente non autorizzerà mai un intervento inserito nel SIN senza la dovuta bonifica dell’area sulla quale sorgerà, a meno di utilizzare capannoni esistenti e senza alcun intervento nel sottosuolo.

  1. INSERIMENTO, di diritto, DEL COMUNE DI PISTICCI E DEI COMUNI LIMITROFI ALLA VALBASENTO NELLE ROYALTIES generate dall’estrazione del petrolio e del gas da parte di eni, total, ecc.

Tralasciando tutte le motivazioni relative a tale obbligo per la Regione, appare evidente che il Comune di PISTICCI e l’intera Valbasento fanno parte del SISTEMA PRODUTTIVO DELLE ESTRAZIONI PETROLIFERE e DEVONO RIENTRARE, DI DIRITTO, nella ripartizione delle royalties erogate dagli enti gestori alla Regione Basilicata, proprio per LA COMPENSAZIONE AMBIENTALE e per la PRESSIONE AMBIENTALE esercitata dalla presenza sia dei Pozzi, sia delle Centrali, sia dell’Oleodotto sia della stessa depurazione presso Tecnoparco Valbasento. Altra ANOMALIA, nell’ambito della stessa tematica, da parte dei gestori (ENI, Gas Plus,ecc.) di carattere fiscale è il quasi totale OMESSO ACCATASTAMENTO DI TUTTI I POZZI PRODUTTIVI sin dalla data di perforazione (1961) e l’omesso cambio di destinazione dell’intera area dove sono localizzati, compreso, altresì, l’omesso accatastamento dell’intero oleodotto Monte Alpi – Taranto per circa 137 Km. e attraversante la Basilicata per il 67% dell’intero percorso.

  1. RIFACIMENTO, CON ALLARGAMENTO, della strada Provinciale Pozzitello – Tinchi - Bivio Marconia- Bivio Franchi – Zona Lidi, con Terminal Bus nella zona di Bivio Franchi per intercettare adeguatamente ed in totale sicurezza, tutte le linee che dalla Calabria sono dirette verso il Nord (Flixbus, Intersai, Marinobus,Liscio,ecc. ecc.).

A tal proposito, si vuole solamente ricordare, alla stessa Regione Basilicata, che nell’anno 2010 veniva finanziato per un importo di 4.500.000,00 euro la strada provinciale Marconia – Basentana messo a disposizione della Provincia di Matera, facendo ricorso alle risorse liberate del Por Basilicata 2000-2006.Successivamente nonostante il progetto definitivo realizzato ed approvato, il finanziamento venne revocato, con la promessa, da parte della Regione Basilicata, alla stessa Provincia di Matera ed al Comune di Pisticci, della realizzazione e sistemazione dell’intero tratto Pozzitello – Pisticci Lidi per un importo di € 15.000.000,00 ed il cui soggetto attuatore era sempre la Provincia di Matera che avrebbe provveduto a redigere il progetto, tra l’altro, con preliminare già a disposizione all’epoca.

  1. PIANO UTILIZZO AREE DEMANIALI MARITTIME.

Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1667 del 08 ottobre 2010, è stata adottata la variante al piano regionale per l’utilizzo delle aree demaniali marittime approvato con DGR n. 940 del 16/02/2005,(già in questa fase 8 anni dopo la Legge Bassanini n. 59/1997,che trasferiva le competenze del demanio dallo Stato alle Regioni).Da quella data, non solo il Piano è stato congelato,e solo adottato e mai approvato, ma per il Comune di Pisticci, unico comune ancora non antropizzato, con strutture sempre precarie, si è trattata di una vera e propria anomalia, laddove per lo stesso non venivano previsti gli stabilimenti balneari così come previsto per gli altri comuni (Es. Novasiri n. 12) e, soprattutto eliminava la possibilità della ristorazione, oltre chiaramente alla esiguità delle aree messe a disposizione del piano. Pertanto, anche in questo caso, la Regione Basilicata, non solo non provvedeva, come hanno fatto le altre Regioni (Puglia, Emilia Romagna, Sardegna, ecc.) al trasferimento delle competenze in merito alla gestione ed alla programmazione sul demanio marittimo ai comuni litoranei, ma con evidente pressapochismo, ed ancora in notevole ritardo adottava atti ancora oggi caratterizzati da provvisorietà e mancata competenza, vanificando di fatto tutti gli sforzi degli operatori che hanno provveduto ad investire senza alcuna certezza del proprio futuro.

  1. AGROVOLTAICO: Al fine di consentire lo sviluppo della intera Regione Basilicata, sia in termini energetici che in termini agronomici, ed in perfetta sintonia con le Direttive Europee in materia ed anche in termini ambientali e paesaggistici, occorre ritenere l’ AGROVOLTAICO, da realizzare nell’area metapontina, in grado di promuovere la decarbonizzazione del sistema energetico e al contempo di garantire la sostenibilità del settore agricolo e la redditività delle imprese, evidenziando, anche in termini vincolistici soprattutto di tipo paesaggistico, la notevole differenza tra impianto fotovoltaico “tout court,” ed impianto “agrovoltaico”, che dovrebbe essere certamente stralciato da tali vincoli, e caratterizzato solo ed esclusivamente dalle caratteristiche ed i requisiti previsti dal documento del Giugno 2022, coordinato dal Ministero della transizione ecologica con il supporto di CREA, GSE, ENEA e RSE e che potrà consentire l’immediato utilizzo dei finanziamenti non appena il Bando Agrovoltaico verrà bandito, e l’utilizzo dei Fondi del PNRR in attuazione della Misura Missione 2, Componente 2, Investimento 1.1 “Sviluppo del sistema agrovoltaico” per circa 1,1 miliardi di euro.

Occorre, pertanto considerare, l’agrovoltaico, solamente ai fini di autorizzazioni ed altro, un elemento accessorio alla coltivazione agricola, che non necessita di alcun tipo di autorizzazione paesaggistica, eliminando così l’equivoco generato nella Regione Basilicata di sottoporre l’impianto agrovoltaico alla normativa vincolistica di cui alla L.R. n. 54/2015 che, di fatto, soprattutto in tutta l’area metapontina, impedisce IN TOTO, l’accesso ai finanziamenti del PNRR e del Decreto del 3/4/2023 di concreta applicazione tra qualche giorno.

Dal punto di vista pratico occorre modificare la L.R. n. 54/2015, con tali chiarimenti e precisazioni, in modo tale che gli stessi Uffici Regionali possano, all’indomani di tali precisazioni, procedere, senza indugi ed ulteriore perdita di tempo ad eventuali autorizzazioni per i progetti già presentati e da presentare, e consentire a tutte le aziende agricole, soprattutto del Metapontino di poter aumentare la redditività aziendale e mettersi alla pari di tutte le altre aziende agricole in Europa e nel mondo, laddove tali sistemi sono già da tempo perfettamente integrati e, certamente, la Regione Basilicata non può permettersi di ostacolare tali processi, a discapito degli imprenditori agricoli del Metapontino, per una errata interpretazione della legislazione vigente, anche Nazionale con i vari Decreti emessi che, di fatto, stanno realizzando legislativamente, l’autostrada su cui inserire tali processi.

  1. RIONE DIRUPO. Dopo la Revoca del Decreto di trasferimento dell’abitato, avvenuto nell’anno 2014, e, dopo l’approvazione della Variante Urbanistica del Rione Dirupo avvenuta nell’anno 2015, occorre dare un impulso allo sviluppo di tale Borgo con la creazione dell’Albergo Diffuso (Progetto presentato nell’anno 2008 nell’ambito del PIT Metapontino, ma non realizzato in quanto vigeva tale vincolo di trasferimento) che con tale variante ha avuto l’input, ma immediatamente bloccato dall’Autorità di Bacino, che ha riportato l’intera zona in Area a rischio elevato R4, per la quale qualsiasi cambio di destinazione d’uso che non fosse abitazione, non poteva essere realizzata (sostanzialmente tutta l’attività residenziale può essere realizzata mentre l’attività commerciale -ristoranti, botteghe, ecc- secondo tale interpretazione dell’Autorità di Bacino, no.)

Partendo da tutte le opere di consolidamento realizzate ed in fase di realizzazione in tutta l’area, dal monitoraggio in corso e realizzato che, sostanzialmente, ha consentito la revoca del decreto, dalla considerazione che la trasformazione d’uso da residenziale a commerciale non aumenta se non in maniera marginale il rischio, in quanto nelle stradine interessate non si provvederà in alcun modo allo stazionamento di autovetture per parcheggio, né alla trasformazione di alcuna area da superficie permeabile a superficie impermeabile, con l’eliminazione del rischio alluvione e con regolare deflusso delle acque, e con interventi sulle singole lammie di restauro e risanamento conservativo, identicamente ai lavori per residenza, occorre procedere alla richiesta di variazione dell’area da R4 ad R2 consentendo quindi ogni tipo di intervento di cambio di destinazione d’uso e iniziare quel processo di sviluppo economico che, porterà benefici all’intera comunità Pisticcese.

  1. Nell’ambito della Programmazione dei Fondi FESR 2014-2020 sono stati presentati dal Comune di Pisticci, alla Regione Basilicata delle schede tecniche progettuali inerenti i seguenti obiettivi:

obiettivo 4: Sostenere la transazione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;

  1. Pisticci Smart – Edifici storici intelligenti e a basse emissioni € 3.000.000,00
  2. Pisticci Small e Smart City € 3.000.000,00
  3. Pisticci intelligente – Miglioramento efficienza della pubblica illuminazione € 3.500.000,00
  4. Le vie del Treno – green ways per una mobilità sostenibile € 1.500.000,00

obiettivo 6: Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse.

  1. Differenziazione rifiuti con spettometro e completamento impianto di Biostabilizzazione € 5.500.000,00
  2. La Pineta: Patrimonio della Costa Jonica € 8.000.000,00

Per un totale di € 24.500.000,00

Occorre riprendere, anche con utilizzo di Fondi PNRR, tutti quei progetti per candidarli a finanziamento.

  1. DISSESTO IDROGEOLOGICO

Nell’anno 2014-2015 vennero Inserite sulla piattaforma WEB-Rendis della Regione Basilicata, alcuni dei progetti da candidare a finanziamento nell’ambito del Programma di Intervento per la mitigazione del Rischio idrogeologico nel sessennio 2016-2020 secondo la tabella seguente:

  • Interventi relativi alla difesa del suolo e ripristino della copertura vegetale nell’area danneggiata all’incendio dell’agosto 2012 (totale Progetto € 44.410.000,00) 1^ STRALCIO Area 1                                                                    € 426.308,00
  • RIONE TREDICI PISTICCI CENTRO C.SO MARGHERITA AREA CHIESA SAN ROCCO € 189.300,00
  • CAMMARELLE € 150.000,00
  • RIONE PIRO VERSANTE CAMMARELLE II STRALCIO € 000,00
  • VERSANTE DI FOSSO LA SALSA E FOSSO CONCEZIONE € 700.000,00
  • CAMMARELLE PATUGLIONE € 800.000,00

Sulla base di tali Progetti con DGR n. 43 del Gennaio 2016 è stato finanziato con priorità molto alta solamente il Progetto di Marco Scerra per € 4.800.000,00 con evidente disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri paesi sia della Provincia di Matera che di Potenza. A tal proposito venne prospettato agli Organi regionali l’evidente errore da modificare con una nuova DGR, in quanto, così come risulta dalle schede ISPRA, molti progetti pur avendo priorità alta erroneamente non erano stati inseriti. Si attende ancora, da parte della Regione Basilicata una valutazione per tale rettifica.

Si ritiene, pertanto, che, certamente, nei primi 100 giorni, i candidati che saranno eletti, dovranno e potranno portare avanti, sempre se condivideranno tali interventi da inserire preventivamente nel proprio programma elettorale e della coalizione, i punti sopraindicati, con una lieve trasposizione dei termini di programmazione per i punti 7–8-11 e 12, mentre per i punti da 1 a 6 e 9 e 10, devono agire IMMEDIATAMENTE e, tutto questo, sia che rientri nella minoranza che, a maggior ragione, nella maggioranza del governo regionale. Nel caso in cui alla comunità pisticcese non venisse garantita l’attuazione di tutto quanto sopra espresso, si ritiene, a parere dello scrivente, inutile andare a votare per esprimere il proprio voto, calpestando ancora una volta la propria dignità ed offendendo la propria intelligenza.

Resta inteso che per ogni intervento sopra evidenziato è caratterizzato da documentazione analitica che ne giustifica l’inserimento ed è a disposizione di chiunque volesse approfondire.

Così con una nota l’ing Antonio Grieco

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