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In prossimità delle prossime elezioni regionali ed in prosieguo a quanto già dettagliatamente evidenziato precedentemente all’intera classe politica, inerente le problematiche inerenti il territorio di Pisticci,
la maggior parte generate da comportamenti anomali della stessa Regione Basilicata ed altri organi (Sequestro anomalo discarica La Recisa _ Anno 2013_ - Utilizzo Discarica La Recisa di Pisticci con abuso d’ufficio e difforme dalla legge _Anno 2015_ - REVOCA ILLEGITTIMA dell’AIA della discarica _ Anno 2016_ – Denunce dell’ARPAB alla Procura di imprese, dirigenti, e Sindaci, caratterizzate da incompetenza ed errori madornali scoperti dai vari P.M. e giudici_2016_, - REVOCA FINANZIAMENTO di € 7.000.000,00 per Realizzazione Impianto di depurazione Zona Lidi e Marconia per dirottarli in altri comuni per opere NON SOGGETTE AD INFRAZIONE COMUNITARIA _ Anno 2022_ - INERZIA TOTALE per la Bonifica SIN Valbasento – dall’anno 2013 all’anno 2022 – INERZIA TOTALE aviosuperficie Mattei, ecc. ecc.) che, come si vede dalle date, interessanti sia la coalizione cosiddetta di sinistra che quella più recente, cosiddetta di destra, ed al fine di ripristinare la dignità dell’intera comunità pisticcese, non esclusa quella istituzionale dell’Ente locale, sarebbe opportuno e doveroso valutare attentamente chi si propone quale candidato regionale come consigliere, indipendentemente dalla circostanza di parente, amico, compagno di partito, collega, ecc. ecc., valutando molto attentamente le persone alle quali si vorrà dare fiducia e che si manderà alla stessa Regione Basilicata, quale proprio rappresentante, che, a parere dello scrivente, dovranno, soprattutto, se trattasi di persone del territorio pisticcese, sottoscrivere, unitamente alla coalizione con la quale si aggregano, con gli stessi cittadini della comunità pisticcese, un programma analitico e dettagliato che interessa, come si vedrà, non solo la comunità pisticcese ma la maggior parte dei Comuni limitrofi, e l’intera Regione, al fine di ridare a questa comunità la dignità che merita e che ha sempre avuto nei precedenti anni, ed al fine di innestare il vero sviluppo economico e sociale dell’intera comunità, ed in linea di massima riguardante:
Per il SIN Valbasento gli interventi previsti erano 6 e di questi solamente il 2,87% della somma stanziata, è stato utilizzato mentre resta ancora da utilizzare, qualora tali somme siano ancora nella disponibilità della Regione per il SIN Valbasento, il 97,13% ossia € 22.800.089,60. D’altra parte l’ultimo verbale C.R.I.S.I.N., della cabina di regìa istituita presso la Regione Basilicata, risulta essere quello del 3/04/2014, presieduta dall’Assessore Berlinguer.
Rammentando altresì che la mancata Bonifica del SIN, VANIFICHEREBBE tutti i nuovi interventi rientranti nella Zona Economica Speciale, in quanto il Ministero dell’Ambiente non autorizzerà mai un intervento inserito nel SIN senza la dovuta bonifica dell’area sulla quale sorgerà, a meno di utilizzare capannoni esistenti e senza alcun intervento nel sottosuolo.
Tralasciando tutte le motivazioni relative a tale obbligo per la Regione, appare evidente che il Comune di PISTICCI e l’intera Valbasento fanno parte del SISTEMA PRODUTTIVO DELLE ESTRAZIONI PETROLIFERE e DEVONO RIENTRARE, DI DIRITTO, nella ripartizione delle royalties erogate dagli enti gestori alla Regione Basilicata, proprio per LA COMPENSAZIONE AMBIENTALE e per la PRESSIONE AMBIENTALE esercitata dalla presenza sia dei Pozzi, sia delle Centrali, sia dell’Oleodotto sia della stessa depurazione presso Tecnoparco Valbasento. Altra ANOMALIA, nell’ambito della stessa tematica, da parte dei gestori (ENI, Gas Plus,ecc.) di carattere fiscale è il quasi totale OMESSO ACCATASTAMENTO DI TUTTI I POZZI PRODUTTIVI sin dalla data di perforazione (1961) e l’omesso cambio di destinazione dell’intera area dove sono localizzati, compreso, altresì, l’omesso accatastamento dell’intero oleodotto Monte Alpi – Taranto per circa 137 Km. e attraversante la Basilicata per il 67% dell’intero percorso.
A tal proposito, si vuole solamente ricordare, alla stessa Regione Basilicata, che nell’anno 2010 veniva finanziato per un importo di 4.500.000,00 euro la strada provinciale Marconia – Basentana messo a disposizione della Provincia di Matera, facendo ricorso alle risorse liberate del Por Basilicata 2000-2006.Successivamente nonostante il progetto definitivo realizzato ed approvato, il finanziamento venne revocato, con la promessa, da parte della Regione Basilicata, alla stessa Provincia di Matera ed al Comune di Pisticci, della realizzazione e sistemazione dell’intero tratto Pozzitello – Pisticci Lidi per un importo di € 15.000.000,00 ed il cui soggetto attuatore era sempre la Provincia di Matera che avrebbe provveduto a redigere il progetto, tra l’altro, con preliminare già a disposizione all’epoca.
Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1667 del 08 ottobre 2010, è stata adottata la variante al piano regionale per l’utilizzo delle aree demaniali marittime approvato con DGR n. 940 del 16/02/2005,(già in questa fase 8 anni dopo la Legge Bassanini n. 59/1997,che trasferiva le competenze del demanio dallo Stato alle Regioni).Da quella data, non solo il Piano è stato congelato,e solo adottato e mai approvato, ma per il Comune di Pisticci, unico comune ancora non antropizzato, con strutture sempre precarie, si è trattata di una vera e propria anomalia, laddove per lo stesso non venivano previsti gli stabilimenti balneari così come previsto per gli altri comuni (Es. Novasiri n. 12) e, soprattutto eliminava la possibilità della ristorazione, oltre chiaramente alla esiguità delle aree messe a disposizione del piano. Pertanto, anche in questo caso, la Regione Basilicata, non solo non provvedeva, come hanno fatto le altre Regioni (Puglia, Emilia Romagna, Sardegna, ecc.) al trasferimento delle competenze in merito alla gestione ed alla programmazione sul demanio marittimo ai comuni litoranei, ma con evidente pressapochismo, ed ancora in notevole ritardo adottava atti ancora oggi caratterizzati da provvisorietà e mancata competenza, vanificando di fatto tutti gli sforzi degli operatori che hanno provveduto ad investire senza alcuna certezza del proprio futuro.
Occorre, pertanto considerare, l’agrovoltaico, solamente ai fini di autorizzazioni ed altro, un elemento accessorio alla coltivazione agricola, che non necessita di alcun tipo di autorizzazione paesaggistica, eliminando così l’equivoco generato nella Regione Basilicata di sottoporre l’impianto agrovoltaico alla normativa vincolistica di cui alla L.R. n. 54/2015 che, di fatto, soprattutto in tutta l’area metapontina, impedisce IN TOTO, l’accesso ai finanziamenti del PNRR e del Decreto del 3/4/2023 di concreta applicazione tra qualche giorno.
Dal punto di vista pratico occorre modificare la L.R. n. 54/2015, con tali chiarimenti e precisazioni, in modo tale che gli stessi Uffici Regionali possano, all’indomani di tali precisazioni, procedere, senza indugi ed ulteriore perdita di tempo ad eventuali autorizzazioni per i progetti già presentati e da presentare, e consentire a tutte le aziende agricole, soprattutto del Metapontino di poter aumentare la redditività aziendale e mettersi alla pari di tutte le altre aziende agricole in Europa e nel mondo, laddove tali sistemi sono già da tempo perfettamente integrati e, certamente, la Regione Basilicata non può permettersi di ostacolare tali processi, a discapito degli imprenditori agricoli del Metapontino, per una errata interpretazione della legislazione vigente, anche Nazionale con i vari Decreti emessi che, di fatto, stanno realizzando legislativamente, l’autostrada su cui inserire tali processi.
Partendo da tutte le opere di consolidamento realizzate ed in fase di realizzazione in tutta l’area, dal monitoraggio in corso e realizzato che, sostanzialmente, ha consentito la revoca del decreto, dalla considerazione che la trasformazione d’uso da residenziale a commerciale non aumenta se non in maniera marginale il rischio, in quanto nelle stradine interessate non si provvederà in alcun modo allo stazionamento di autovetture per parcheggio, né alla trasformazione di alcuna area da superficie permeabile a superficie impermeabile, con l’eliminazione del rischio alluvione e con regolare deflusso delle acque, e con interventi sulle singole lammie di restauro e risanamento conservativo, identicamente ai lavori per residenza, occorre procedere alla richiesta di variazione dell’area da R4 ad R2 consentendo quindi ogni tipo di intervento di cambio di destinazione d’uso e iniziare quel processo di sviluppo economico che, porterà benefici all’intera comunità Pisticcese.
obiettivo 4: Sostenere la transazione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
obiettivo 6: Tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse.
Per un totale di € 24.500.000,00
Occorre riprendere, anche con utilizzo di Fondi PNRR, tutti quei progetti per candidarli a finanziamento.
Nell’anno 2014-2015 vennero Inserite sulla piattaforma WEB-Rendis della Regione Basilicata, alcuni dei progetti da candidare a finanziamento nell’ambito del Programma di Intervento per la mitigazione del Rischio idrogeologico nel sessennio 2016-2020 secondo la tabella seguente:
Sulla base di tali Progetti con DGR n. 43 del Gennaio 2016 è stato finanziato con priorità molto alta solamente il Progetto di Marco Scerra per € 4.800.000,00 con evidente disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri paesi sia della Provincia di Matera che di Potenza. A tal proposito venne prospettato agli Organi regionali l’evidente errore da modificare con una nuova DGR, in quanto, così come risulta dalle schede ISPRA, molti progetti pur avendo priorità alta erroneamente non erano stati inseriti. Si attende ancora, da parte della Regione Basilicata una valutazione per tale rettifica.
Si ritiene, pertanto, che, certamente, nei primi 100 giorni, i candidati che saranno eletti, dovranno e potranno portare avanti, sempre se condivideranno tali interventi da inserire preventivamente nel proprio programma elettorale e della coalizione, i punti sopraindicati, con una lieve trasposizione dei termini di programmazione per i punti 7–8-11 e 12, mentre per i punti da 1 a 6 e 9 e 10, devono agire IMMEDIATAMENTE e, tutto questo, sia che rientri nella minoranza che, a maggior ragione, nella maggioranza del governo regionale. Nel caso in cui alla comunità pisticcese non venisse garantita l’attuazione di tutto quanto sopra espresso, si ritiene, a parere dello scrivente, inutile andare a votare per esprimere il proprio voto, calpestando ancora una volta la propria dignità ed offendendo la propria intelligenza.
Resta inteso che per ogni intervento sopra evidenziato è caratterizzato da documentazione analitica che ne giustifica l’inserimento ed è a disposizione di chiunque volesse approfondire.
Così con una nota l’ing Antonio Grieco