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Un esercito di stipendiati della Regione e dello stato, dirigenti ed amministratori tutti insieme a fare niente. In data 15 luglio il sindaco prende atto, dopo mia segnalazione, della cattiva salute del Basento. Il giorno successivo urbi et orbi dichiara, anche ai microfoni della RAI, che ha allertato l'Arpab al fine di fare i prelievi e stabilire immediatamente lo stato di inquinamento del fiume.
A tutt'oggi Arpab dopo i prelievi del giorno 8 luglio ritiene superflui farne altri, anche dopo segnalazione del sindaco, come se le situazioni fossero stantie e non mutevoli...
Perché Arpab si rifiuta di analizzare ulteriormente le acque martoriate del Basento? Hanno valore legale le sole analisi di D'Arienzo, mancando il contraddittorio? Perché il consorzio di bonifica razionalizza l'acqua agli agricoltori e ne fornisce in abbondanza a Tecnoparco? Le industrie rischiano di chiudere in val Basento per carenza idrica?
Bene ricordare che per sopperire alle proprie ed altrui esigenze, in media Tecnoparco consuma 20/25000 metri cubi di acqua all'anno: visto che nell'ultimo periodo ha avuto dal consorzio l'approvvigionamento di circa 170.000 metri cubi spiegasse al mondo intero per quale recondito motivo non ha fornito il prezioso elemento alle industrie basentane.
Grande assente la Regione, comproprietaria dell'impianto.
Auguro al nuovo assessore all'ambiente buon e proficuo lavoro ed al presidente Bardi di controllare il lavoro non lavoro degli enti regionali.
Non ce l'abbiamo con nessuno, ma pretendiamo controlli assidui, eliminazione degli inquinanti, certezze e non vigliacchi attentati alla nostra salute.
Al sindaco ed al suo vice dico di continuare con gli impegni istituzionali, con le cene con gli amici e con i vuoti proclami mentre Roma sta bruciando ed ARPAB, Tecnoparco e Consorzio di bonifica continuano nel loro lavoro senza che nessuno parli.
E’ quanto comunica con una nota, il consigliere comunale, già sindaco di Pisticci, Vito Anio Di Trani.