Sabato, 23 Novembre 2024

“Dal 27 novembre 2003, giornata della vittoria della civile e pacifica “protesta di Scanzano”, il Governo cerca di realizzare senza successo il deposito nazionale in cui mettere e gestire i rifiuti radioattivi.

Cresce lievemente il volume di rifiuti radioattivi detenuti in Italia. In negativo, invece, il bilancio in termini di radioattività. Diminuiscono i rifiuti radioattivi presso le centrali di Caorso e Garigliano. In aumento quelli presenti nella Centrale di Latina.

Le osservazioni inviate nell'ambito della procedura di consultazione sulle aree potenzialmente idonee ad ospitare la discarica nazionale radioattiva devono essere considerate e valutante dalla Sogin per la predisposizione della redazione della Carta Nazionale per le Aree Idonee (CNAI) dandone evidenza e trasparenza. La conferma è fornita da Maurizio Pernice, Direttore dell'Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la radioprotezione (ISIN), l'Ente che deve esprimere il parere meritorio per la validazione della CNAI, in una solerte risposta alla segnalazione che la nostra Associazione Antinuclere ha inviato nei giorni scorsi, dichiara il portavoce di ScanZiamo le Scorie Pasquale Stigliani.

Per evitare che il territorio della Basilicata e della Puglia diventino un cimitero di scorie nucleari è necessario riprendere la mobilitazione contro l’individuazione delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi.

Post Gallery

Al Ce.C.A.M. “Paso Doble” dialogo sul femminicidio e non solo

Siglato protocollo d'intesa Parrocchia S. Giovanni Bosco- I.C."Pietrelcina-Flacco" Pisticci

Losenno: “Nuove adesioni rafforzano la nostra squadra”

Scoperti i presunti rapinatori della sede comunale di Matera

Nucera: “Contro il Maschito prevedo un’altra gara tiratissima”

Fermento al Circolo Tennis Pisticci per le numerose attività

Francesco Barbalinardo: prepariamo al meglio la gara per la prima vittoria della stagione

XXI Anniversario Protesta di Scanzano - Programma del 23 novembre

Mancata contribuzione per dializzati e talassemici. Ennesimo schiaffo del Governo Bardi alla sanità lucana