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Per Paolo D'Onofrio e i suoi nuovi compagni non è finita nel migliore dei modi la finale della Futsal Future Cup.
Netta la sconfitta per il team Sud che è stato sconfitto dal team Nord con un perentorio 9 a 0. Troppo forte la compagine di bomber Federico Borolo per la squadra del nostro Paolo che comunque ha ben figurato nonostante la sconfitta. Una delusione sì, ma in un contesto dove l'esperienza vissuta a soli 16 anni ripaga appieno. Infatti se i sogni non sono reali, i ricordi lo sono benissimo. E nessuno potrà togliere al nostro piccolo grande talento i bellissimi ricordi di una esperienza davvero unica, condita dalla straordinaria gioia del gol realizzato nella splendida vittoria in semifinale.
È ovvio che a qualsiasi livello e a qualsiasi età se si gioca, lo si fa per vincere, ma per Paolo, che ha trovato l'esperienza unica, così come lui stesso ci ha riferito, l'aver disputato la Futsal Future Cup è stato un onore. Ci tiene a ringraziare non solo i suoi nuovi compagni di squadra, ma anche chi ha creduto in lui durante tutto l'anno come mister Lavecchia e mister Albano e ultima ma non ultima, la sua famiglia.
Un risultato quello di aver visto Paolo D'Onofrio di Pisticci in diretta su Sky Calcio, in un contesto così prestigioso, che viene da lontano: ricordiamo che Paolo quest'anno è stato il capitano e capocannoniere con 34 reti dell'under 17,
ha disputato i campionati under 17, under 19 e serie C1 con la prima squadra vincendoli tutti e tre. Non è dunque un caso che si trovasse lì e che qualcuno abbia potuto osservare da vicino le sue doti tecniche.
Insomma un talento che inorgoglisce gli addetti ai lavori ma anche una intera comunità che con lui ha sofferto e gioito.
Senza voler fare nessuna polemica speriamo solo che questi talenti, che un campionato di serie B e che il momento di splendore che rivivono i colori gialloble, possano davvero essere il volano per costruire un futuro sportivo di alto livello. Sarebbe un vero peccato perdere quanto di buono realizzato. Bisogna continuare su questa strada, dare linfa e sicurezza ad un movimento che crede in quello che fa. Solo così potremmo vedere tanti atleti sotto la luce dei riflettori.