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Questa mattina, si è tenuta una conferenza stampa in Questura, con cui è stata illustrata l’attività investigativa realizzata dalla Polizia di Stato di Matera, che ha portato all’arresto in flagranza di due uomini, di 25 e 32 anni, di nazionalità georgiana e regolari sul territorio italiano. I reati ipotizzati sono lesioni personali gravi e tentato omicidio, commessi in forma aggravata, in concorso con altri due connazionali, di 41 e 34 anni, individuati in un secondo momento e, per questo motivo, sottoposti alla misura del fermo di indiziato di delitto.
I fatti sarebbero accaduti nella prima serata di lunedì 19 febbraio, in un quartiere centrale di Matera. I quattro uomini si sarebbero recati nei pressi dell’abitazione di un 44enne, residente nel capoluogo, che si trovava in compagnia di un 38enne, anch’egli residente a Matera, mettendo in atto una violenta aggressione, culminata con l’accoltellamento di entrambi.
Alla base, si ritiene ci siano motivazioni legate al mancato pagamento di un debito maturato nel contesto lavorativo di due dei presunti autori e delle vittime, trasportate presso i Pronto Soccorso di Matera e Potenza, in prognosi riservata.
Pervenute le prime segnalazioni al 113, alcuni equipaggi della Sezione Volanti e della Squadra Mobile della Questura di Matera, giunti prontamente sul posto, rintracciavano due dei presunti autori del tentato omicidio. L’intensa attività investigativa, condotta con il contributo degli operatori del Gabinetto Provinciale Polizia Scientifica, consentiva, successivamente, di rinvenire un coltello a scatto, che si ritiene sia stato utilizzato per la commissione dei delitti.
L’immediata acquisizione delle immagini degli impianti di video-sorveglianza presenti in zona e le informazioni fornite da alcuni testimoni, portavano gli investigatori sulle tracce degli altri due aggressori, fermati nei pressi della stazione ferroviaria di Bari, con il concorso operativo di personale di quella Questura, e sottoposti a fermo, in quanto ritenuti in procinto di lasciare il territorio nazionale.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, tutti e quattro sono stati condotti presso la casa circondariale di Matera, in attesa del giudizio di convalida. All’esito di quest’ultimo, il G.I.P. ha disposto la misura della custodia in carcere, nei confronti di tutti i soggetti, confermando i reati ipotizzati e riconoscendo anche la tentata estorsione aggravata e l’aggravante della crudeltà.
Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.