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“Paulo maiora canamus”, scriveva Virgilio. Parliamo di poesia, quella vera. Nell’ampio e variegato panorama della cultura, non solo lucana, occupano a giusta ragione un posto di grande spessore i versi di Stella Zambrella, artista versatile ed impegnata anche nella composizione, fotografia, arte varia.
Nella sua ultima performance si occupa anche di libertà di pensiero e cultura riaprendo un dibattito che ha suscitato molto interesse. Il radicale cambiamento cominciò con Marinetti quando promosse una poesia ‘libera’, emancipata, da tutti i vincoli tradizionali. Spesso infatti le poesie di oggi sono fredde righe di prosa collocata al centro pagina per dare l’apparenza di versi. Mancano il ritmo e la musicalità, senza le quali non è poesia. Oggi purtroppo i mancano i poeti, quelli veri, capaci di suscitare un autentico sentimento.
Sensibile interprete di questa nuova esigenza letteraria è Stella Zambrella che ha presentato la sua ultima raccolta “Essere Libera - Un attimo chiamato vita” nella sala consiliare di Pisticci, alla presenza di una qualificata platea, con relazioni di Palma Troiano, Giuseppe Coniglio, Dino D’Angella, contributi di Fausta Losquadro, Rocco Scattino, Anna Marzatico e presentazione di Bice Quinto.
L’opera, dall’elegante veste tipografica della IMD Lucana, si articola in 36 composizioni che trattano di affetti familiari, luoghi della memoria, sentimenti, speranze e ricordi personali dell’autrice. Una grande finestra spalancata sul mondo come scrive Stella Zambrella, con grande sensibilità e forza d’animo. Ogni pagina del libro diventa così un ricordo nel ricordo. I versi della Zambrella, come soffuso e delicato soffio di vento tra le pagine, trasportano il lettore in un mondo velato di riflessione e meditazione, che la forza e la potenza della scrittura rielaborano in una atmosfera di sogno e di passione. L'autrice offre così la sensazione di avviare un dialogo intimo e propositivo tra le parole e l'anima umana. Attraverso rime brevi e incisive, con attenta cura del testo, si rievocano ricordi ed emozioni, i veri protagonisti di questa silloge, dove qualsiasi parola, qualsiasi verso, non sono che la voce dell'anima.
L’autrice parla anche, di vita, di amore, di natura, famiglia nel ritratto della sua personalità, servendosi di un linguaggio creativo e puro che trasmette sempre più nuove emozioni. Nella sua emozionante poesia introduttiva che è anche titolo della raccolta, l‘autrice esalta il diritto di essere liberi e di essere madre di chi vuole ascoltare un consiglio, madre di chi le vuole bene e con tanta voglia di essere libera di vivere, portare avanti il suo pensiero e programmare il suo futuro.