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Si è celebrato a Matera il 169° anniversario della fondazione della Polizia. A causa dell’emergenza sanitaria in corso, la cerimonia si è svolta nel cortile interno della Questura ed è stata improntata alla massima sobrietà, nel rispetto delle misure vigenti tese a contrastare il diffondersi dell’epidemia.
Alle ore 10:00, il Questore Eliseo Nicolì, accompagnato dal Vice Prefetto Vicario della provincia di Matera, alla sola presenza delle Autorità civili, militari e religiose e di una rappresentanza dell’ANPS – Associazione Nazionale della Polizia di Stato, ha deposto una corona di alloro in memoria dei caduti della Polizia dello Stato al cippo commemorativo situato nel cortile. Oggi vogliamo ricordare i caduti, ma anche tutte le donne e gli uomini colpiti dal virus.
È seguito un momento liturgico di preghiera officiato dall’Arcivescovo della Diocesi di Matera – Irsina Mons. Giuseppe Caiazzo.
Sono poi stati letti i messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini.
Il Questore ha quindi salutato i presenti intervenuti, ricordando che questo anniversario coincide con il 40° della riforma dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza varata con la Legge 121 del 1° aprile 1981, in gran parte dovuta al Prefetto Carlo Mosca venuto a mancare solo pochi giorni fa. Una riforma che ha dato una nuova veste alla Polizia, rendendola più moderna, con forte connotazione civile e che, tra le altre cose, ha posto le basi per il coordinamento delle Forze di polizia e ha riconsiderato il ruolo della donna nell’istituzione riconoscendole pari opportunità di accesso e di carriera.
Si evidenzia che per suggellare l’importanza della odierna ricorrenza, il Presidente della Repubblica ha insignito la bandiera della Polizia di Stato della medaglia d’oro al merito civile, per il contributo assicurato per la coesione del Paese, la tutela delle libertà fondamentali, la salvezza delle Istituzioni democratiche, assicurando i presupposti per il benessere collettivo.
Il Questore, nel ringraziare in maniera particolare l’operato di tutte le donne e degli uomini in servizio in questa provincia, che non si sono risparmiati in questo anno così difficile anche a rischio della propria salute, ha sottolineato la grande sinergia operativa esistente con tutte le altre Forze dell’Ordine.
Infine, ha voluto ricordare due episodi che evidenziano un grande valore etico e sociale verificatisi in questo capoluogo: un giovane immigrato dal Mali che è intervenuto bloccando uno degli autori di uno scippo, consentendone il suo arresto e quello del complice da parte degli agenti della volante; un altro giovane immigrato, nigeriano, che ha rinvenuto e riportato in Questura un portafogli contenente denaro, valori e documenti, riscuotendo il plauso unanime e la gratitudine del proprietario.