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Si svolgerà Venerdi 25 marzo un importante appuntamento che vedrà una forte collaborazione tra l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Matera, l’Ordine dei Geologi di Basilicata e l’Unibas in un convegno che si terrà presso l’Hotel Magna Grecia a Metaponto sull’adattamento ai cambiamenti climatici delle aree agricole costiere joniche lucane.
Il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Matera ha dichiarato: “Sarà un appuntamento molto prestigioso quello del 25 marzo in cui affronteremo il tema dei cambiamenti climatici e gli scenari futuri nel campo agricolo e turistico.
Il territorio Lucano, ed in particolare la costa ionica, che vive principalmente di agricoltura e turismo, merita attenzione dal mondo dei tecnici per affrontare questi temi approfonditamente.
I cambiamenti climatici che inesorabilmente esplicano i loro effetti sulle coltivazioni e le produzioni agricole, ci spingono a ragionare ed intervenire sulle tecniche agronomiche al fine di contrastarli mitigandone gli effetti. Nel prossimo convegno avremo occasione di discuterne con numerosi esperti e docenti universitari di tutta Italia affrontando il tema dei cambiamenti climatici nelle produzioni erbacee, orticole e frutticole; l’argomento sarà declinato anche sotto il profilo del turismo rurale e costiero.
Il comparto produttivo agricolo è stato coinvolto principalmente attraverso due Organizzazioni di Produttori del Metapontino, Agorà ed Assofruit, che parteciperanno alla tavola rotonda esponendo più da vicino le problematiche del comparto e, facendosi portavoce delle aziende ad esse associate.
L’organizzazione di questo evento fortemente voluto dall’Ordine degli Agronomi, dei Geologi e dall’Università di Basilicata, oltre che partenariato d numerosi enti ed associazioni operanti in campo agroambientale, è un chiaro sintomo che la trattazione di talune problematiche deve avere il carattere della multidisciplinarità affinché ogni professionalità coinvolta possa dare il proprio contributo.
Auspico una grande partecipazione delle istituzioni, dei tecnici e da parte di tutto il comparto agricolo e turistico dell’arco Jonico.”