Mercoledì, 27 Novembre 2024

Vendo azienda agricola, ma solo ad associazioni animaliste

Sabato, 17 Settembre 2022

Un 33enne di Tursi, stanco di subire danni da parte dei cinghiali alla sua azienda agricola, scrive una lettera “provocatoria” indirizzata agli ambientalisti.

“Nonostante l’importanza del settore, gli agricoltori sono completamente abbandonati di fronte ad una questione che sta diventando di rilevanza nazionale. I cinghiali sono diventati la sfida più ardua del settore. O si attua una involuzione agraria con l’abbandono di quasi tutta la terra fertile e si realizza la recinzione dei soli appezzamenti pianeggianti e più produttivi oppure si pone rimedio con forza e determinazione riducendo drasticamente il numero dei cinghiali.

Siamo di fronte ad un bivio. E di fronte alle scelte storiche, la politica italiana ha sempre mostrato viltà. Per non urtare la sensibilità di qualche animalista mettiamo a rischio un intero settore economico? Noi agricoltori siamo d’accordo, ma ci vuole un’indennità ad ettaro per tutta la mancata produzione. Perché lo Stato è responsabile. Tanti partiti propongo come soluzione del problema l’abolizione della caccia? Noi agricoltori siamo d’accordo, ma ci vuole sempre un’indennità ad ettaro per tutta la mancata produzione. Perché lo Stato è sempre responsabile. Lo Stato, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini e soprattutto degli animalisti, si deve fare carico delle indennità da pagare agli agricoltori.

Ci sono associazioni che difendono gli animali e quindi i cinghiali. Ma quando verrà fondata un’associazione che tutela gli agricoltori? Si potrebbe chiamare Associazione Italiana Protezione Agricoltori. Perché oramai gli unici animali rari da tutelare siamo diventati noi agricoltori.

Nel mentre la politica continua a parlare del nulla per qualche altro giorno, colgo l’occasione per lanciare una provocazione: la mia avviata azienda agricola è in vendita. Si accettano offerte ma solo da associazioni animaliste. Così che io possa investire in un altro settore economico e le associazioni animaliste possano capire come portare avanti una azienda e una famiglia con i danni quotidiani ed ingenti dei cinghiali.

È facile fare gli animalisti quando non si subiscono i danni dei cinghiali. È come se tutti i giorni si rompesse un elettrodomestico in casa. Una volta la lavatrice e si allaga il bagno. Una volta la caldaia e non ci si può fare la doccia. Una volta la lavastoviglie e bisogna lavare i piatti a mano. Finché si hanno soldi e pazienza si può andare avanti, ma sia i soldi che la pazienza non sono illimitati.

Antonio Di Matteo, agricoltore di Tursi, 33 anni

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