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Un'occasione non solo per celebrare la bellezza dei nostri territori ma anche per riflettere su quanto bisogna fare per tutelarla.
Moltissimi i comuni lucani che convivono con il dissesto idrogeologico, che in alcuni casi è come una bomba a orologeria, pronta a scoppiare quando il maltempo si abbatte con più forza sulla nostra regione.
L'ultimo rapporto Ispra ci ricorda che tutti i 131 comuni lucani rientrano tra le aree esposte a pericolo di frana o erosione costiera.
Di questi, ben 43 sono "rossi": a pericolosità elevata o molto elevata. Zone in cui risiedono ben centomila persone.
Frane, alluvioni, esondazioni sono episodi sempre più frequenti.
L'ultima, in ordine di tempo, è quella di Vietri.
Ma sono ancora vive nella memoria le immagini di Maratea nell'ottobre del 2022, quando la pioggia si abbatté sulla costa tirrenica lucana. Strade come torrenti in piena, automobili trascinate via dalla forza dell'acqua. Una melma a coprire la zona di Castrocucco, con gli abitanti costretti ad abbandonare le proprie case.
Sempre nel 2022 a Pescopagano alcuni massi si sono staccati dal costone sovrastante una zona abitata e sono caduti a ridosso delle case. Una tragedia sfiorata.
Torna alla mente anche la strada spezzata di Montescaglioso, ormai nove anni fa.
E a Pomarico ancora si lavora per ricucire una ferita aperta dal gennaio del 2019, quando il terreno cedette portando giù con sé un'intera fetta di paese. Due anni dopo, un costone è franato in un'altra zona del comune.
Fonte rainews