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In occasione del 30° anniversario della strage dei Georgofili avvenuta a Firenze nel 1993, tra i diversi appuntamenti in programma per rendere omaggio alle vittime di quel vile attentato è prevista la messa in scena de “L’Opera da tre soldi” di Kurt Weill, nell’adattamento in italiano curato da Antonella Rondinone, che ne firma anche la regia e ne interpreta il ruolo principale.
La rappresentazione dell’opera di Kurt Weill è in programma Venerdi 26 maggio, alle ore 21.00 nell’Arengario di Palazzo a Firenze. Interpreti: Antonella Rondinone, soprano – Maurizio Leoni, baritono.
“E’ un grande onore – spiega il soprano materano Antonella Rondinone, oggi docente di canto al Conservatorio di Musica “G. Frescobaldi” di Ferrara – portare in scena questo lavoro in una ricorrenza così speciale. La strage dei Georgofili rappresenta una ferita aperta nella storia democratica del Paese. Il messaggio dell’arte rappresenta il modo più nobile per celebrare i valori della libertà su cui poggia la nostra Costituzione. Per questo sono grata che il Comune di Firenze abbia scelto di inserire questo lavoro artistico nel ricco programma di celebrazioni del trentennale della strage. Il teatro, con la forza dirompente del suo messaggio, è il veicolo privilegiato per testimoniare la volontà di non arrendersi mai dinanzi a nessuna forma di prevaricazione e di violenza”.
L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper) è l'opera teatrale più famosa e rappresentata di Bertolt Brecht, con le musiche di Kurt Weill.
Ambientato nel contesto della malavita londinese, il lavoro di Brecht mette in scena un violento attacco socialista alla società capitalista
L’adattamento di Antonella Rondinone – con la traduzione in italiano delle liriche a cura di Anna Leoncino - custodisce, con puntualità ed intelligenza, le intenzioni originarie dell’autore, in uno spettacolo fruibile, che si lascia seguire con leggerezza nonostante il peso specifico del contenuto, reso “snello” dalla presenza di due soli cantanti-attori in scena, che interpretano personaggi differenti.
Lo spettacolo è stato prodotto dal Conservatorio di Musica “G. Frescobaldi” di Ferrara, riscuotendo un ampio favore del pubblico.
L’appuntamento di Firenze, dunque, si riveste di un importante “valore aggiunto” connesso alla forte volontà di “non dimenticare” la brutezza della mafia che non ha risparmiato neanche vittime innocenti.
“Per questa ragione – ha concluso Antonella Rondinone – siamo lieti di condividere e abbracciare, attraverso l’arte, questo messaggio di amore incondizionato verso l’uomo e verso la sua forza di cambiare il mondo attraverso la “gentilezza” e non la violenza"