Domenica, 09 Marzo 2025

Rione Dirupo e i Calanchi: un patrimonio da proteggere e candidare all’Unesco

Sabato, 08 Marzo 2025

Riceviamo e pubblichiamo nota inviata in redazione dall’ing Antonio Grieco

Un borgo unico che racconta storia, tradizioni e sostenibilità: perché le istituzioni devono accelerare la candidatura

Nel cuore del nostro territorio si nasconde un gioiello architettonico e paesaggistico che merita di essere riconosciuto a livello internazionale: il Rione Dirupo, con le sue caratteristiche “casedde” a schiera, e l’area circostante dominata dai maestosi calanchi, autentico museo a cielo aperto modellato dalla natura nel corso dei millenni. Questo straordinario connubio tra patrimonio culturale e valore naturale potrebbe presto ambire al prestigioso titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ma per farlo è necessaria una volontà politica forte e un impegno concreto da parte delle istituzioni.

Un villaggio che racconta la storia del vivere sociale

Il Rione Dirupo rappresenta un esempio eccezionale di architettura spontanea e tradizionale, che risale a epoche in cui la vita comunitaria era il fulcro della sopravvivenza e dello sviluppo sociale. Le tipiche “casedde” a schiera, costruite con materiali locali, incarnano un modello abitativo che non solo ha influenzato generazioni di abitanti, ma rappresenta ancora oggi una testimonianza di sostenibilità e armonia con l’ambiente.

L’importanza storica e culturale di queste costruzioni rientra perfettamente nei criteri stabiliti dall’UNESCO per il riconoscimento di un sito patrimonio mondiale. In particolare:

Criterio culturale (ii) – Essere un esempio eccezionale di uno stile architettonico che ha influenzato l'evoluzione delle civiltà umane: La disposizione delle case e la cultura del vivere sociale, così come la costruzione con materiali naturali, potrebbero essere considerate un esempio significativo di un modello abitativo che riflette un determinato stile di vita e una connessione tra le persone che ha avuto un impatto sul modo in cui le comunità si organizzano.

  1. Criterio culturale (iii) – Essere un esempio eccezionale di una tradizione culturale che è in via di estinzione: Se questo tipo di costruzione e interazione sociale rappresenta una tradizione che sta scomparendo, potrebbe essere riconosciuto come un esempio significativo di un modello abitativo e sociale che è in via di estinzione o che non viene più praticato su larga scala.
  2. Criterio culturale (iv) – Essere un esempio eccezionale di un tipo di edificio o insieme architettonico che rappresenta una cultura o una civiltà: L'aggregato di case potrebbe rappresentare una tipica espressione di una cultura locale o regionale che integra l'architettura con le tradizioni sociali e quotidiane della comunità.
  3. Criterio naturale (v) – Essere un esempio eccezionale di utilizzo sostenibile delle risorse naturali: L'uso di materiali naturali come pietre, terra e argilla per la costruzione e la copertura in cannucciato potrebbe essere visto come un esempio positivo di sostenibilità e rispetto per l'ambiente, che oggi è sempre più rilevante nel contesto delle pratiche di costruzione sostenibile.

Autenticità e integrità: Se queste case sono ben conservate, senza modifiche significative che abbiano compromesso la loro struttura e il loro stile di vita comunitario, il sito potrebbe soddisfare anche i requisiti di autenticità e integrità, in quanto rappresentano un esempio intatto di una cultura e di un modo di vivere che era comune in un determinato periodo storico.

I Calanchi: una meraviglia geologica da tutelare

A rendere ancora più affascinante e unica questa candidatura è il paesaggio circostante, caratterizzato dai suggestivi calanchi, un raro fenomeno geologico che regala uno spettacolo naturale di incomparabile bellezza. Modellati dall’erosione nel corso dei millenni, i calanchi sono una testimonianza vivente della storia della Terra e della continua trasformazione del paesaggio.

Questa area naturale, già oggetto di studi scientifici e riconosciuta come un “museo a cielo aperto” dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, soddisfa pienamente alcuni dei criteri richiesti per la candidatura UNESCO:

  1. Criterio naturale (vii) Presentare scenari naturali straordinari: I calanchi, con la loro bellezza geologica e unicità, rappresentano un paesaggio naturale che potrebbe essere ritenuto straordinario. I calanchi, essendo un fenomeno geologico raro e spettacolare, potrebbero facilmente rientrare in questo criterio, che include paesaggi naturali di eccezionale valore estetico e scientifico.
  2. Criterio naturale (viii) Rappresentare esempi significativi di processi geologici, ecologici o evolutivi della Terra: Se i calanchi sono un esempio importante di un processo geologico, come l'erosione e l'evoluzione del paesaggio, potrebbero essere candidabili sotto questo criterio. La rara formazione dei calanchi offre un’opportunità per un approfondimento scientifico e educativo.
  3. Criterio culturale (ii) e (iv) Essere un esempio eccezionale di una cultura o tradizione: L’area che include il rione con le casette a schiera potrebbe essere vista come un esempio di adattamento umano al territorio naturale circostante, utilizzando materiali locali (come pietra argilla e terra), e riflettendo un tipo di vita comunitaria che si è sviluppato in armonia con l’ambiente.
  4. Valore combinato: L'integrazione di aspetti culturali e naturali in un'unica candidatura, con un forte legame tra l'ambiente naturale e la comunità che lo abita, aumenterebbe l'appeal del sito. UNESCO tende a privilegiare siti che presentano un "valore universale eccezionale" che integra aspetti naturali e culturali in modo sinergico. L'area dei calanchi, con la sua bellezza e rarità, sarebbe un complemento perfetto a un sito culturale come il rione descritto.
  5. Autenticità e integrità: L'inclusione di una componente naturale così rilevante potrebbe supportare l'integrità del sito nel suo complesso, soprattutto se l'area di calanchi è ben preservata e non ha subito modifiche che ne alterano il valore geologico. L'interazione tra la tradizione architettonica e il paesaggio naturale intatto sarebbe un punto forte della candidatura.
  6. Sostenibilità e interconnessione: Un sito che combina un ambiente naturale raro con un patrimonio culturale costruito che riflette un modello di vita sostenibile potrebbe anche risuonare con le tendenze moderne verso la valorizzazione di ambienti e tradizioni che promuovono la sostenibilità e la coesione sociale.

Un’opportunità di sviluppo e rilancio per il territorio

Il riconoscimento UNESCO non è solo un sigillo di prestigio, ma un vero e proprio motore di sviluppo. In Italia e nel mondo, numerosi siti che hanno ottenuto questa designazione hanno visto una significativa crescita nel turismo culturale e ambientale, con la conseguente creazione di nuove opportunità occupazionali. Ecco alcuni settori in cui questa candidatura potrebbe generare lavoro:

  1. Turismo esperienziale e sostenibile
    • Creazione di itinerari culturali e naturalistici guidati
    • Attività outdoor (escursioni, trekking, fotografia naturalistica)
    • Strutture ricettive innovative (alberghi diffusi, eco-lodge, b&b,agriturismi)
    • Eventi e festival legati alla tradizione e alla natura del territorio (Teatro dei Calanchi)
  2. Professioni legate alla tutela e valorizzazione del patrimonio
    • Guide turistiche specializzate nel patrimonio UNESCO
    • Esperti in restauro e conservazione di edifici storici
    • Archeologi e studiosi del paesaggio per approfondire la storia locale
    • Educatori e divulgatori scientifici per programmi scolastici e culturali
  3. Nuove imprese artigianali e agroalimentari
    • Valorizzazione di prodotti locali attraverso marchi di qualità legati al sito UNESCO
    • Laboratori artigianali per la produzione di ceramiche, tessuti o altri manufatti ispirati alle tradizioni locali
    • Start-up innovative per la promozione del territorio tramite esperienze immersive (realtà aumentata, storytelling digitale)

Tuttavia, il percorso per ottenere questo prestigioso riconoscimento richiede un’azione tempestiva e coordinata da parte delle istituzioni. È fondamentale che la candidatura venga sostenuta con un piano di gestione efficace, che garantisca la protezione dell’integrità del sito e la promozione della sua storia e della sua bellezza naturale.

Accelerare la candidatura

Il tempo è un fattore chiave. La candidatura del Rione Dirupo e dei calanchi non può restare un progetto sulla carta: servono azioni concrete per trasformare questa proposta in realtà. Le istituzioni locali e nazionali devono muoversi con determinazione, presentando ufficialmente la candidatura all’UNESCO e lavorando per tutelare e promuovere questo inestimabile patrimonio.

Non si tratta solo di proteggere un pezzo di storia e di natura, ma di dare un futuro a una comunità, a una cultura e a un paesaggio che meritano di essere conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.

 

Diamo al nostro patrimonio la visibilità che merita e ai giovani la possibilità di costruire un domani nel loro territorio.

Esempi di successo: quando il riconoscimento UNESCO cambia il destino di un territorio

Molte realtà hanno vissuto una trasformazione radicale e positiva grazie al riconoscimento UNESCO.

Alcuni esempi significativi:

  • I Sassi di Matera (Italia): da un'area considerata "vergogna nazionale" a una delle destinazioni turistiche più ambite, con un forte incremento di imprese turistiche, creative e culturali.
  • Parco Nazionale di Cilento e Vallo di Diano (Italia): l'inserimento nella lista UNESCO ha favorito la nascita di agriturismi, percorsi eco-turistici e progetti di sviluppo sostenibile.
  • Villaggi trogloditi della Cappadocia (Turchia): la tutela UNESCO ha creato un mercato fiorente di ospitalità, artigianato e turismo d'avventura.

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