Sicuramente le iniziative segneranno l'inizio di un nuovo percorso di collaborazione il cui fine comune “giova ricordarlo” è quello di valorizzare il territorio nelle sue diverse componenti e caratteristiche dopo che per troppo tempo non ha ricevuto le dovute attenzioni o addirittura è stato abbandonato a sé stesso. La necessità di intervenire su alcune specifiche tematiche cosi come viene riportata nelle locandine si è resa necessaria dopo che il Paesaggio Agrario, il Tessuto urbano, le frazioni, gli equilibri ambientali generali e il rapporto uomo-territorio-economia hanno subito per certi versi profonde e negative trasformazioni anche per il disinteresse della classe politica ed amministrativa, nonostante il consolidato e profondo senso di appartenenza e di attaccamento della comunità al territorio.

Per lungo tempo si è creduto che gli interessi personali e/o di gruppo dovessero necessariamente prevalere su quelli di tutti; oggi invece ci accorgiamo, e meno male, che gli ingenti danni inferti al territorio sono dovuti anche alla cecità di una classe amministrativa poco lungimirante e il più delle volte assente. L’urgenza dei tempi impone a noi tutti (in particolar modo a chi è organizzato in associazioni di rappresentanza di categoria, culturali, economiche e più in generale di rappresentanza cittadina comprese quelle istituzionali) un’inversione di tendenza dando maggiore peso al rapporto produttore - consumatore e al rapporto produttore – ambiente senza perdere mai di vista la funzione paritetica che va dal piccolo ortolano al grande imprenditore agricolo e dal piccolo imprenditore all’agricoltore, categorie sempre più penalizzate da politiche economiche sbagliate, dall’andamento di mercato penalizzante e da eventi climatici sempre più dannosi per l’ambiente e per il produttore.  Si ha piena consapevolezza che la qualità della vita di ognuno di noi non può che passare attraverso la qualità dell’alimentazione (salubrità degli alimenti) nonché attraverso prezzi di mercato dei beni accessibili a tutti il che impone anche una rivisitazione del rapporto produzione-commercializzazione con nuove regole al fine di impedire speculazioni a danno del produttore e ai danni dei consumatori. (prezzo del grano al produttore 35 €/Q - prezzo del pane al consumatore 3,00€/KG. L’auspicio è che l’appuntamento del 5 e 6 settembre che sicuramente avrà carattere festoso, non potrà esimersi da una più ampia riflessione sulle risorse umane, agroalimentari, di tradizioni e di cultura, di cui il nostro territorio vanta di avere da sempre. Compito degli organizzatori della manifestazione sarà proprio quello di valorizzarle e farle conoscere ulteriormente.

Così con una nota Tavolo Verde Basilicata