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“Attenzione a mettere continuamente alla prova la grande resistenza degli artigiani. E se non bastassero le restrizioni imposte per la zona rossa adesso il nuovo e primo Dpcm del Premier Draghi impone la chiusura delle attività di barbieri e parrucchieri nelle zone rosse.
E’ un provvedimento ingiustificato nei confronti delle imprese di acconciatura che in questi mesi hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo, intensificando le già rigide misure previste dal settore sul piano igienico-sanitario, e si sono riorganizzate per garantire la massima tutela della salute degli imprenditori, dei loro collaboratori e dei clienti”.
Questo il commento di Rosa Gentile, della Giunta Nazionale e presidente Confartigianato Matera. Gentile sottolinea che quest’anno una impresa artigianale su tre avrà gravi difficoltà nel proseguire l’attività. Un dato che conferma lo stato di grave sofferenza del comparto e si va ad aggiungere alle 560 aziende artigiane lucane (364 in provincia di Potenza e 196 in quella di Matera) che nel 2020 hanno comunicato la chiusura alle Camere di commercio.
A peggiorare il quadro si aggiunge la crisi della natalità: nel 2020 le nuove iscrizioni hanno segnato un -17,2%. Secondo l’Osservatorio credito a febbraio 2021 ci sarà un +23% delle cessazioni e default d’impresa. Dirette conseguenze del calo del valore della produzione (-10,9%) registrato nel 2020 dalle realtà artigianali della manifattura e costruzioni. Con la prospettiva di prolungare la chiusura, centinaia di imprese lucane dovranno portare i libri in tribunale e lasciare a casa decine di migliaia di collaboratori.
Per quanto riguarda le prospettive future, ovvero il ritorno ai livelli pre crisi dei ricavi, servirà almeno un anno dall’uscita dell’emergenza sanitaria con una ripresa in crescendo nella seconda parte dell’anno. Si conta inoltre sulla transizione green legata agli incentivi per la ristrutturazione degli immobili che avrà un effetto volano per gli altri comparti. «C’è inoltre la transizione digitale che dovrà contaminare le nostre imprese mettendoci nelle condizioni di farci diventare unici, con prodotti artigianali grazie alla formazione dei giovani sempre più specializzati» conclude Gentile ricordando che gli artigiani attendono l’avvio della campagna di vaccinazione su larga scala che normalizzerà il ciclo economico.