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Sotto il ponte sul Basento, che appena lasciata la Basentana, permette di andare nella capitale europea della cultura 2019, l'acqua del fiume è chiara, dopo gli scarichi di Tecnoparco è marrone tendente al nero. L'acqua concessa dal consorzio di bonifica della Regione Basilicata in esclusiva a Tecnoparco dovrebbe servire a chiarificarla e ad abbattere la concentrazione degli inquinanti.
Tutti dormono: il sindaco Albano, l'assessore all'ambiente nonché vicesindaco Florio, tutta la giunta con i consiglieri che la sostengono, il presidente Bardi e tutta la sua variegata maggioranza.
Chi ha autorizzato il consorzio unico di bonifica, ente pubblico che "riveste un ruolo strategico nel garantire la disponibilità della risorsa idrica per il soddisfacimento del fabbisogno in agricoltura, ma anche per finalità turistiche e paesaggistiche", a realizzare le condotte per cedere acqua a Tecnoparco, di proprietà in parte anche della Regione Basilicata?
Chi del consorzio permette di approvvigionare acqua a Tecnoparco ed a sottrarla agli agricoltori?
Chi permette l'attraversamento di strade e campi del proprio territorio con abbattimento e rifacimento anche del manto stradale a neo condotte che portano l'acqua purificatrice?
Può essere che tutti vedano e stiano zitti? Può essere che si attenti impunemente alla salute umana? Può essere che tutto viene mosso dal Dio danaro e che tutti si diventi vigliaccamente omertosi?
Sono stanco di ripetere da anni le stesse cose, di parlare di incidenza tumorale elevata nella val Basento e di interpretare il ruolo di don Chisciotte. Si indaghi e si affidino alla giustizia i colpevoli, i conniventi e gli omertosi che con il loro atteggiamento hanno di fatto decretato la distruzione di un territorio, di un'agricoltura di prim'ordine e soprattutto la propria morte e quella dei propri ed altrui incolpevoli figli.
Così con una nota Vito Anio Di Trani consigliere comunale e già sindaco di Pisticci