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E' di sette smartphone, due coltelli a serramanico e una lama lunga circa 11 centimetri, il bilancio del materiale sequestrato dalla Polizia penitenziaria nelle celle del carcere di via Cererie a Matera. Alla perquisizione straordinaria nella Casa circondariale, oltre ai baschi azzurri delle aliquote confluite dalle altre sedi penitenziarie della Basilicata e della Puglia, hanno partecipato uomini del Distaccamento Cinofili della Polizia Penitenziaria di Trani.
Un detenuto è evaso il 9 mattina dal carcere di Matera ma è stato ripreso circa un'ora dopo dagli agenti della Polizia penitenziaria e della Polizia.
Si estende alla regione Basilicata la rete di accoglienza di Bambinisenzasbarre per i figli di genitori detenuti
Due agenti della Polizia penitenziaria sono stati aggrediti la notte scorsa nel carcere di Matera da tre detenuti: nella lotta, due agenti sono caduti e uno si è fratturato un polso, con prognosi di “almeno 20 giorni”.
Lo ha reso noto Rocco Morlino, della Fp-Cgil Polizia penitenziaria della Basilicata. L’aggressione è avvenuta nella cella, dove i detenuti avevano chiesto l’intervento del medico di turno perché uno di loro lamentava dolore. Secondo il sindacalista, i tre avevano escogitato un pretesto per essere accompagnati nell’infermeria del carcere dove un altro detenuto, “di rientro da un permesso premio, era stato trattenuto per controlli”, col sospetto di aver ingerito sostanze stupefacenti prima di varcare la soglia dell’istituto penitenziario. Morlino ha spiegato che dei tre aggressori, due sono già in trasferimento mentre “per l’altro la decisione dovrebbe arrivare a breve”.
In una dichiarazione, Mirko Manna, della Fp-Cgil nazionale, ha sottolineato il fatto che “nel carcere di Matera ci sono più del 30 per cento dei detenuti previsti e il 30 per cento in meno dei poliziotti penitenziari previsti nella pianta organica stabilita”.