Mercoledì, 13 Novembre 2024

Per contenere l’aumento del riscaldamento globale, che secondo le stime dell’ONU deve rimanere entro gli 1,5°  C rispetto all’epoca pre-industriale, l’Unione Europea si è imposta di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, e di rispettare obiettivi intermedi per il 2030 e il 2040.

L'ISPRA ha presentato un studio sperimentale basato sull'elaborazione di dati isotopici della sostanza organica presente in varie matrici campione nell'invaso del Pertusillo (sedimenti, materiale particellato sospeso, fitoplacton, sostanze petrolifere, scarichi urbani e fonti agricole) al fine di stimarne il contributo percentuale.

Si legge nell'introduzione del progetto che la sperimentazione ha avuto la finalità di approfondire il livello conoscitivo circa l'origine della sostanza organica presente nelle acque e nei sedimenti dell'invaso del Pertusillo.

A pagina 16 dello studio emerge un quadro di assoluta rilevanza e come di seguito espressa dall'Ispra “ Per quanto riguarda l'attività estrattiva, oltre ai numerosi pozzi indicati nella Figura 3, nel bacino idrografico dell'invaso ricadono anche circa 40 punti di stoccaggio di olio combustibile. I punti ricadono per lo più nei comuni di Taramutola e Viggiano e corrispondono ad una percentuale di territorio pari al 20%. Tenuto conto che entrambi i Comuni sono situati a monte idrologico dell'invaso, la pressione è significativa”.

La relazione è arricchita da una rappresentazione concettuale di tale pressione e da una mappa

che da il senso della questione.

Altro non ci sarebbe da dover aggiungere se non il dato di fatto che per anni le associazioni hanno invocato l'attenzione della politica senza però riuscire mai ad ottenere un concreto impegno dai nostri rappresentanti e non solo.

Forse una questione di questo genere, ossia il diritto all'acqua e alla salute, per chi vuole fare carriera politica, non è una priorità. Eppure, agli agricoltori lucani si impone addirittura di pagare e sostenere costi salati per irrigare i campi con l'acqua dei nostri invasi senza però attivarsi a proteggerne l'integrità.

Mediterraneo no triv, in tutti questi anni ha anche espresso grande preoccupazione per il progetto Blu Water che Eni Rewind intende realizzare in contrada Le Vigne a Viggiano.

Quanti politici lucani e futuri candidati abbiamo visto interessarsi alla questione?

Quanti sindaci lucani e pugliesi hanno protestato e avversato questo progetto?

Quanti cittadini si sono impegnati a dedicare dieci minuti del proprio tempo per capire la condizione dell'acqua che utilizzano ogni giorno, per non parlare di quelli pugliesi che forse, e ripetiamo forse, nulla sanno dello stato delle acque dei nostri invasi?

Nel silenzio assoluto il giorno 3 giugno 2023 il Tg 3 Basilicata ha trasmesso un servizio ( https://www.rainews.it/tgr/basilicata/video/2023/06/gas-serra-emissioni-record-in-basilicata) ancora consultabile sul sito internet.

Con ordinanza n.10108 del 9 Maggio 2023 il Sindaco di Policoro ha rettificato la precedente ordinanza sindacale n.10104 del 28.4.2023 (con la quale individuava correttamente la zona con presenza di cromo esavalente VI e cloroformio nelle falde acquifere, come da indicazioni ASP , ossia la zona Pozzo Masseria Petrulla 1 localià “Porchecchia” ma errando le notifiche ai residenti, individuandole in zona “ madonnella”) nel comunicando la zona di Policoro con le falde acquifere inquinate per la presenza di Cromo IV esavalente e cloroformio.

Con delibera di Giunta n.225 del 14.04.2023 la Regione Basilicata ha espresso parere positivo al progetto Eni Rewind valutando anche come positivi alcuni aspetti dell'impianto da realizzare in termini di risparmio dell'acqua da impiegare all'interno del Cova. Sul quotidiano del 19 Aprile si commenta la notizia dell'approvazione parlando, con riferimento al progetto, di un “mini depuratore Eni.” La definizione non appare però corretta perché l'impianto prevede, e come sempre indicato, la realizzazione di una vera e propria “industria” e in prossimità del centro Oil di Viggiano.

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