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Entro pochi giorni il governo dovrebbe emanare il decreto interministeriale che – facendo seguito alla legge di Bilancio – porterà a una riduzione drastica degli istituti scolastici nel nostro paese con la scusa del calo demografico e stravolgendo le indicazioni del Pnrr. Il risultato di questa operazione – che eleva a 900 il numero minimo di ragazze e ragazzi per mantenere in vita un istituto – sarà che al termine del prossimo triennio le attuali 8.007 istituzioni scolastiche, attraverso smembramenti e accorpamenti di plessi e sedi, dovrebbero diventare 7.309.
“Sulla scuola bisogna andare oltre le logiche delle singole chiusure o aperture, che mandano in confusione e creano un forte stress psichico nei docenti, negli studenti e nelle famiglie. La pandemia ha reso più evidenti le contraddizioni del nostro sistema di istruzione, sia a livello regionale che nazionale. Occorre intervenire su un’idea complessiva del ruolo della scuola e dell’istruzione nel nostro paese e in Basilicata”. È quanto affermano il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa e segretario generale della Flc Cgil di Basilicata, Paolo Fanti.