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Dopo le esternazioni del sindaco di Pisticci e dopo la replica dell’Ater sull’assegnazione degli alloggi a Marconia, il prefetto di Matera riconosce il problema del disagio abitativo. Questa mattina vertice sulle occupazioni delle case Ater a Marconia.
L’Amministratore Unico dell’ATER di Matera Lucrezia Guida, smentisce l’allarmismo, infondato, lanciato dal Sindaco di Pisticci - Domenico Albano, circa i presunti ritardi e la modalità di gestione degli immobili, comunicando che non c’è nessun ritardo e l’efficienza degli uffici e della gestione degli immobili da parte dell’ATER di Matera è fuori discussione.
Con una nota, inviata al Prefetto di Matera, all'Amministratore Unico dell'ATER Matera, al Presidente della Giunta Regionale e all'Assessore Regionale alle Infrastrutture, il Sindaco di Pisticci Domenico Albano ha denunciato la grave e non più sostenibile situazione che concerne gli alloggi residenziali di proprietà dell'ATER ubicati in Marconia di Pisticci.
Di seguito il testo della nota:
“Nell’abitato di Marconia, costituisce ormai una vera e propria “bomba sociale” la situazione concernente l’edilizia residenziale pubblica destinata ai meno abbienti. Infatti, a fronte della crescente “emergenza abitativa” che tocca il territorio comunale, si moltiplicano gli episodi di occupazione abusiva di alloggi di proprietà ATER. In particolare, sempre più spesso, le occupazioni coinvolgono alloggi ATER che, sebbene formalmente assegnati ai cittadini aventi diritto, rimangono troppo lungamente “vuoti” senza che intervenga la concreta consegna e immissione in possesso. Tanto in attesa che l’Azienda provveda ai lavori di sistemazione dell’alloggio medesimo.
Questa modalità di gestione non appare più tollerabile. I tempi di immissione in possesso degli immobili da parte degli assegnatari non risultano compatibili con i fisiologici tempi dell’azione amministrativa e, soprattutto, con i bisogni concreti dei cittadini. Queste lungaggini sono lo spazio all’interno del quale si inseriscono comportamenti abusivi e illegittimi che penalizzano proprio coloro i quali hanno saputo attendere nel rispetto della legge e dei procedimenti amministrativi. In questa situazione, non ci sarebbe da meravigliarsi se, in ragione di un pericoloso e perverso effetto emulativo, si diffondesse una prassi che faccia dell’occupazione di fatto, il metodo “normale” per procurare un alloggio. Se i percorsi legali non funzionano, a fronte di un bisogno fondamentale come quello abitativo, è verosimile che si scateni una “guerra” tra “poveri” a chi più e meglio riesce a procurare un tetto per sé e per la propria famiglia. È facile immaginare quali gravi problemi una situazione di questo tipo crei già oggi sul piano dell’ordine pubblico e della sicurezza. Se non si porrà rimedio con urgenza la situazione non potrà che peggiorare. Per tale ragione è doveroso da parte mia lanciare un grido di allarme rivolto all’ATER e alle altre istituzioni responsabili. Il tema del diritto alla casa, non è un tema qualsiasi. Occorre dare risposte tempestive ai cittadini. L’alternativa è il caos!
Sicuro di un Vostro interessamento alla problematica in oggetto, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti”.