Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Dopo il periodo natalizio, la prima festa parrocchiale del nuovo anno, con origini antichissime tra fede, tradizione e gastronomia, è la festa di Sant’Antonio Abate, che si celebra il 17 gennaio di ogni anno. La festa viene organizzata da un comitato di cittadini, guidato dal parroco della parrocchia San Pietro e Paolo, don Rosario Manco.
Una festività legata al Santo protettore degli animali domestici e patrono di fornai, boscaioli ed in genere di tutti gli artigiani che hanno a che fare con il fuoco. Festa parecchio attesa e sentita, che da sempre coinvolge gran parte della popolazione pisticcese, che si riversa nella piazza omonima dove è ubicata anche la graziosa chiesetta, dedicata al Santo. L'evento religioso, come spiega don Rosario, è stato preceduto da un triduo di preparazione con messe e recita del Rosario nella chiesa di San Rocco, da poco riaperta al culto. Il programma della festività nel giorno del Santo, prevede sempre nella chiesa del Protettore, una adorazione eucaristica comunitaria alle ore 17,30 mentre alle ore 18,30, una santa messa interparrocchiale ed a seguire una breve processione per le vie circostanti verso la cappella del santo. In chiusura, da parte di don Rosario la benedizione del Fuoco e degli animali nella piazza davanti alla chiesetta del Santo.
Successivamente, non mancherà un tradizionale, piacevole momento di allegria con la degustazione di tagliolini e ceci e vino brulé. Il tutto a cura dell’Associazione Enotria Felix la cui sede è situata proprio a fianco della chiesetta del Santo.
Con la celebrazione, il giorno 17 gennaio, della festa in onore di Sant'Antuono, come abitualmente viene chiamato il santo dalle nostre parti, praticamente inizia anche qui il Carnevale che, si annuncia ricco di avvenimenti e che andrà avanti fino all'inizio della Quaresima.
Una storia bella e toccante quella di Sant’Antonio Abate, che vogliamo ricordare. Santo "speciale", nato intorno al 250 nella città di Coma sulle rive del Nilo, da famiglia cristiana e benestante. Alla morte dei genitori, si racconta che distribuì ai poveri tutti i suoi averi, prima di ritirarsi in un luogo deserto. Fondò due monasteri, ma lui preferì continuare nella sua vita di eremita. Morì appunto il 17 gennaio del 356. Prima di lasciare questo mondo, si fece promettere da due suoi fidati discepoli che alla fine gli erano rimasti vicini, che non avrebbero mai svelato il luogo della sua sepoltura, e ciò, per sottrarre la sua salma agli onori, che sicuramente avrebbe meritato.
Michele Selvaggi