Martedì, 19 Novembre 2024

La nostra storia: il tifo sportivo ha diviso e divide sindaci, parroci, professionisti e dirigenti

Domenica, 27 Febbraio 2022

Questa "puntata" della nostra storia, cade in un momento delicato per la pace nel mondo. E tutti siamo preoccupati. Da qui, un modo per cercare di stemperare la tensione, magari proponendo argomenti distensivi che riguardano il nostro passato e presente.

Noi lo facciamo questa volta, trattando di …..”malattie”.

In particolare, del TIFO. Non quello conosciuto come “Febbre enterica”, a volte anche abbastanza pericoloso, ma l’altro, quello legato alla passione sportiva, soprattutto del calcio giocato a vari livelli. Tifo, che tocca un po’ tutti, senza distinzione di sesso, età e professione.

La nostra città è piena di gente appassionata da sempre a questo fenomeno sociale, che coinvolge, tra l’altro, politici, amministratori, professionisti, commercianti, non risparmiando neppure i rappresentanti del clero cittadino.

Partiamo dai Sindaci che ci hanno amministrato nel dopo guerra; diversi di loro, in passato, hanno giocato al calcio in squadre locali, e già da quei tempi dividevano la loro passione tra le diverse squadre di calcio di serie A. Passione che hanno sempre conservato. Ripassando i ricordi, possiamo affermare che, praticamente il tifo dei sindaci pisticcesi, è stato diviso soprattutto tra appassionati Juventini e Milanisti. Juventino era infatti il plurisindaco Nicola Cataldo che guidò l’Amministrazione Comunale dal 1952 al 1956 e poi dal 1960 al 1963 e dal 1993 al 1995. Tifo bianconero il suo, che trasmise anche tra i banchi del Parlamento quando fu eletto Deputato. Cataldo proveniva da una famiglia di pura fede bianconera con il fratello Amedeo, la sorella Ada e persino la mamma che era grande tifosa di Omar Sivori. Suo cognato di Torino poi, si disse che in diverse occasioni, era stato addirittura autista del pullman che trasportava i giocatori zebrati. Juventino di fede, anche il compianto sindaco Giovanni Polidori che amministrò dal 1985 al 1990 e l’altro che lo seguì, Giovanni D’Onofrio responsabile dell’Amministrazione dal 1990 al 1993. Ma non finisce qui, perché proprio l’attuale sindaco Domenico Albano è da sempre, grande appassionato bianconero.

La fede milanista invece, ha toccato Rocco Grieco sindaco dal 1965 al 1975, ma anche Nino Michetti sindaco dal 1980 al 1985 e Vito Di Trani primo cittadino pisticcese dal 2011 al 2016. Quindi 4 -3 a favore del tifo bianconero. Per quello che concerne gli altri sindaci tifosi, ricordiamo la fede per il Torino, di Vittorio Vitelli che amministrò dal 1996 al 1998 e quella nerazzurra dell’Inter, di Giovanni Giannone sindaco dal 1998 al 2001.

Per quel che concerne invece il tifo dei laureati in legge pisticcesi, dopo aver già detto di Nicola e Amedeo Cataldo, Rocco Grieco e Giovanni D’Onofrio, ricordiamo Francesco Onorati e suo cugino Luigi Onorati, ma anche Amerigo Iannuzziello, tutti tifosi nerazzurri dell’ Inter, mentre dalla parte juventina ricordiamo Libero Panetta (già Procuratore della Repubblica di Matera), i compianti Antonio D’Angella, Ottavio Padula ed Enzo De Pace, e poi Vito Grieco, Annio D’Angella, Francesco Giannone, Vito Forte, Giuseppe Albano, Gaetano Tricchinelli, Pietro Esposito Segretario  Generale del Comune. Dell’altro Segretario Generale Michele Sisto, non si è mai capito se tifoso del Torino, della Fiorentina o del Milan, ma comunque antijuventino certo. Il toscano Emilio Lenzi, tifava Fiorentina, mentre Piero Miolla e Domenico Maffei, sono di dichiarata fede milanista.

Il tifo sportivo, ha comunque contagiato anche i……medici della nostra città. Tifoso del Milan era il compianto Tonino Vitelli, così come Giuseppe Minnaja, Paolo Giannasio e Vito Di Trani, mentre Alfonso D’Alessandro e Giuseppe Schiraldi sostengono gli azzurri del Napoli e Domenico Albano, Enzo Monfredi e Mimmo Scazzarriello, sono dichiarati tifosi della Juve, mentre, Dino Jula, la moglie Maristella e  Francesco Vena, soffrono per i nerazzurri  dell’Inter.

Spazio anche ai sacerdoti delle nostre parrocchie di cui registriamo il tifo nerazzurro di Don Michele Leone, don Giuseppe Di Tolve, don Mattia Albano e don Antonio Lopatriello, mentre tifavano Juventus i compianti don Leonardo Selvaggi e don Mario Florio. Citazione particolare per don Antonio Di Leo, forse tra i pochi al…. mondo che hanno cambiato squadra: prima tifava Juventus poi, di colpo diventò fiorentino.

Tra gli ingegneri registriamo la presenza di Nino Ippolito tifoso del Napoli, Pinuccio Di Tursi interista e tifosi juventini come Rocco Di Leo, i due Antonio Grieco, Peppe Storino, Salvatore Giannace e Antonio Romano. Per l’occasione, riferimento anche ai gestori di bar locali, con Mimì Laviola (Mioss), i fratelli Cazzati e Pasqualino Silletti, tutti tifosi della Juve, mentre Giovanni Castronuovo, è dichiarato tifoso dell’Inter.

Infine gli edicolanti con Giusi Gioia juventina più che “sfegatata”, con suo marito Antonio Benedetto, mentre Rocco Silletti è milanista da sempre.

Fermiamo qui questa lunga simpatica carrellata, pensando di avere fatto cosa gradita per chi mastica di calcio e soffre il …..tifo. Scusandoci naturalmente per qualche imperfezione di….colore o per non aver citato tutti, ma solo perché, evidentemente, non a conoscenza della loro tendenza  passionale sportiva.

Buon tifo a tutti.

Michele Selvaggi

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