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27 Gennaio 2024, “Giorno della memoria”. Per questa comunità, è l’occasione per ricordare una storia di eroi, ma anche una storia d’amore che, a distanza di quasi 80 anni, onora sempre la nostra città e territorio.
Nel giorno della Shoah, Pisticci, con immenso orgoglio, può vantar di aver dato i natali ad un militare che, durante il Secondo Conflitto Mondiale, si distinse per un indimenticabile episodio valoroso e pieno di coraggio.
Parliamo del nostro concittadino Antonio Sisto, il simbolo pisticcese del sacrificio di guerra, scomparso da diversi anni e che può essere considerato a tutti gli effetti, un vero e proprio eroe per come si comportò negli anni della sua prigionia in Germania. Una storia incredibile, quasi irreale la sua, che vale la pena raccontarla ancora una volta.
Richiamato alle armi nell’agosto 1939, era il trombettiere del 13° reggimento “Perugia” della II° Armata dell’esercito italiano. L’8 settembre 43, a Spalato in Dalmazia, durante un combattimento, sopraffatte da soverchianti truppe naziste, le forze italiane furono costrette a soccombere. Sisto fu catturato e internato in uno dei lager nazisti (Norimberga), dove fu utilizzato ai lavori forzati per scopi militari e dove rimase fino al luglio 1945, quando fu liberato dagli americani. Durante la prigionia Sisto aveva rifiutato la liberazione offerta dal Comando Tedesco, proprio per non combattere contro i suoi connazionali, come gli veniva imposto. Un grande, straordinario atto di coraggio il suo, che può valere da esempio per tutti quei soldati che durante l’ultima guerra si sacrificarono anche a costo della vita nel nome dalla madre Patria.
Il 6 agosto 1981, Sisto fu fregiato del distintivo d'onore alla memoria, riservato ai combattenti per la libertà d’Italia 1943/45, con provvedimento firmato dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini con la motivazione: "Essendo stato deportato in lager e avendo rifiutato la liberazione per non servire l'invasore tedesco e la Repubblica Sociale durante la resistenza, viene autorizzato a fregiarsi, ai sensi della Legge 1.12.77 n.907, del distintivo d'onore per i Patrioti Volontari della Liberta". Inoltre Sisto, è stato decorato di 2 croci e di una medaglia di bronzo, sempre al valore militare.
Da vero milite d'onore, attraverso quel valoroso gesto, aveva dimostrato grande carattere non piegandosi ai voleri del nemico nazista che comunque, in modo coatto, gli impose di andare a lavorare in fabbrica per sopperire alla emorragia di militari tedeschi trasferiti sul fronte russo.
Purtroppo Sisto, non ebbe il piacere e l'onore di fregiarsi dell'ornamento che lo Stato Italiano orgogliosamente gli aveva riservato, in quanto, emigrato proprio in Germania, era rimasto sfortunatamente vittima di un incidente sul lavoro ad Hocheneim dove morì il 6 marzo 1970.
Recentemente, a dimostrazione che lo Stato non dimentica i suoi eroici combattenti, anche se dalla fine del secondo conflitto Mondiale, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, era stato disposto in forma solenne il conferimento di una medaglia d'onore ritirata personalmente il 27 gennaio 2012 dal figlio dottor Michele, già Segretario Generale del Comune di Pisticci. “Un riconoscimento di grande valore - ha commentato, commosso il figlio - che era arrivato quando papà, purtroppo, non c’era più. Sarebbe stato bello se a ritirarlo personalmente fosse stato proprio lui, magari insieme alla nostra cara mamma”.
Un grande esempio e un grande attaccamento alla madre Patria quello del militare pisticcese Antonio Sisto, che lui aveva servito con onore e passione, attraverso l’arruolamento volontario, la guerra e la dura prigionia in una terra, la Germania, che poi, a distanza di anni, purtroppo, gli doveva essere anche fatale”.
Michele Selvaggi