Domenica, 22 Dicembre 2024

In occasione delle Giornate FAI d'Autunno 2024, il 12 e 13 ottobre, il territorio di Pisticci ospita tre imperdibili destinazioni che apriranno le loro porte ai visitatori.

- La Chiesa di Sant’Antonio e Convento di Santa Maria delle Grazie, nel centro storico di Pisticci.

Gli Apprendisti Ciceroni, gli alunni della Classe VA del Liceo Classico dell'I.I.S. “PISTICCI-MONTALBANO” e delle classi IIIA e IIIB della Scuola Secondaria di primo grado di Pisticci dell’I.C. PIETRELCINA-FLACCO, accompagneranno i visitatori in un affascinante viaggio tra arte e storia, esplorando gli affreschi e le tele del convento, tra cui l'opera barocca "Immacolata Concezione" di Andrea Vaccaro.

Sabato: 09:30 - 13:00 / 15:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:00)

Domenica: 09:30 - 13:00 (ultimo ingresso 12:00), visite ogni 50 minuti, massimo 20 persone per gruppo.

- Marconia: ROOTS - Storia di comunità

Un percorso tra arte urbana e memoria storica svelerà le radici di Marconia, in occasione del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, inventore della Radio che proprio lo scorso 6 ottobre ha compiuto 100 anni: il 6 ottobre del 1924 l'Italia trasmetteva il suo primo annuncio radiofonico.

L'artista Antonio Poe guiderà i visitatori attraverso le opere che celebrano figure storiche come Umberto Terracini e Camilla Ravera.

Sabato: 15:30 - 18:00 (ultimo ingresso 17:00)

Domenica: 10:00 - 13:00 / 15:30 - 16:30 (ultimo ingresso 15:30), visite ogni 60 minuti, massimo 20 persone per gruppo.

- Teatro dei Calanchi: Meraviglia nel deserto di argilla

Il Teatro dei Calanchi, con i suoi paesaggi di argilla modellati dal tempo, offre un'esperienza unica. Accompagnati da Daniele Onorati, direttore artistico, i visitatori potranno scoprire la storia di questo spazio e immergersi in letture teatrali a cielo aperto.

Domenica: 16:00 - 19:00 (ultimo ingresso 17:30), visite ogni 50 minuti, massimo 20 persone per gruppo.

Le visite sono organizzate dai Volontari del Gruppo FAI Pisticci e Valle dei Calanchi, con la collaborazione di associazioni locali e scuole. Una preziosa occasione per scoprire le bellezze nascoste del nostro territorio e la sua storia.

Per ulteriori info visita il sito: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/?fbclid=IwY2xjawFx_AFleHRuA2FlbQIxMAABHQfm5acEi_JMKcEfAK7OkRbmjYlh3lcHTsOI9xm_ljlTSgN9jEcygOcTGQ_aem_4U54JoPwV3tiYi0BRXaT5A

Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024, tornano le Giornate FAI d’Autunno. Pisticci e Marconia offriranno ai visitatori alcune location tanto suggestive quanto ricche di storie. Sotto alcuni dettagli delle location:

Pisticci sorge sulla cresta argillosa del monte Finese, immersa in un paesaggio dai versanti irregolari con profonde scanalature, i calanchi. L'abitato urbano è dislocato sulle tre vette del monte Finese: Serra Cipolla, attuale centro storico con i rioni Terravecchia e Dirupo, Serra Monte Corno con l'antico nucleo abitativo del Casale sede di un centro monastico prima bizantino poi basiliano infine certosino, Serra San Francesco con il convento francescano di Santa Maria delle Grazie.

Il complesso architettonico dell'attuale chiesa di Sant'Antonio e degli uffici del Comune di Pisticci racchiude una storia complessa che rispecchia le vicende religiose, politiche e sociali del territorio. Verso la metà del ‘400, sulla collina di Serra San Francesco, fu eretto il convento di Santa Maria delle Grazie affidato ai frati Francescani, con l'omonima Chiesa, in seguito dedicata a Sant' Antonio. Dopo il 1860 ci fu la confisca del convento, che fu ceduto al Municipio di Pisticci e trasformato in sede di uffici comunali. Nel 1910 l'Arc. Anselmo Pecci durante la visita pastorale minacciò di sconsacrare la chiesa e iniziò le pratiche canoniche per l'elezione della stessa in parrocchia.

Originariamente, la Chiesa era caratterizzata da una grande navata centrale coperta a volta e a destra da una piccola navata laterale; un piccolo chiostro con giardino porticato, con poche celle e un refettorio. Nei secoli successivi vi furono variazioni e ampliamenti architettonici. Nel ‘700, la chiesa fu arricchita dall'ampia navata laterale sinistra e, successivamente, da altari e opere d'arte che tutt'ora la caratterizzano. Tra questi affreschi e le tele di buona fattura, che ornano copiosamente le pareti perimetrali della Chiesa e costituiscono nel loro insieme un mistico tesoro di rara bellezza, vi è un'opera di grande dimensione e di pregevole valore che rappresenta l'Immacolata Concezione attribuita al pittore Barocco napoletano Andrea Vaccaro. Armonioso il prospetto delle sue strutture architettoniche su piazza Umberto I, cuore vivo della comunità, caratterizzato da un'elegante facciata decorata da motivi geometrici in stile Romantico-fiorentino con un disegno organico e unitario. Maestosa è la cupola sul cui tamburo è stato ripristinato l'orologio solare ed elegante il campanile del 1570, fatto costruire dal signor Diotaiuti, dalla moglie e dal figlio.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

In una giornata autunnale a Pisticci, il visitatore potrà immergersi nella magia di un percorso narrativo, lasciandosi affascinare dalle bellezze architettoniche e artistiche del Convento di Santa Maria delle Grazie. Solo durante le Giornate FAI d'Autunno, avrà l'opportunità unica di scoprire i segreti di questo luogo, guidato dagli appassionati apprendisti ciceroni e dai volontari FAI di Pisticci. I visitatori potranno ammirare gli affreschi, esplorare il chiostro, ascoltare storie intriganti e lasciarsi avvolgere dall'atmosfera suggestiva di questo gioiello dell'architettura religiosa pisticcese.

Volontari FAI di PISTICCI- Gruppo Fai di Pisticci e della Valle dei Calanchi

Luogo solitamente chiuso, proprietà privata

Visite a cura di

Apprendisti Ciceroni della Classe VA del Liceo Classico-I.S.I.S. “PISTICCI-MONTALBANO”- e delle classi IIIA e IIIB della Scuola secondaria di primo grado di Pisticci- I.C. PIETRELCINA-FLACCO” di Pisticci e dei Volontari FAI di Pisticci, Gruppo Fai di Pisticci e della Valle dei Calanchi.

 

 

Nel cuore del metapontino, incastonata in un terreno pianeggiante reso florido dal lavoro dell'uomo, tra secolari alberi di ulivo, frutteti e agrumeti, sorge Marconia, la principale e popolosa frazione di Pisticci. Al crocevia di importanti centri urbani della costa jonica: Pisticci, Bernalda, Metaponto, Scanzano J.co, poco distante dalle arterie: la statale 106 Jonica e la statale 407 Basentana e la vicinanza al mare hanno contribuito allo sviluppo di Marconia come centro turistico estivo.

Marconia, fondata nel 1938 come "Villaggio Marconi" in onore di Guglielmo Marconi, nacque come centro operativo della colonia confinaria di Bosco Salice, voluto dal regime fascista. Tra il 1939 e il 1943 vi furono confinati 1600 antifascisti, tra cui Terracini e Ravera. Divenuta frazione di Pisticci nel 1956, dagli anni '70 si espanse a seguito di frane a Pisticci, con il trasferimento di popolazione in case popolari. Negli anni '80, la mancanza di terreni edificabili a Pisticci e lo sviluppo turistico costiero favorirono la crescita di Marconia.

L'arte urbana e la riqualificazione di spazi abbandonati sono strumenti essenziali per narrare la storia di un luogo, trasformando aree dimenticate in simboli di memoria collettiva e identità culturale. Cinque artisti urbani hanno lavorato su quattro cabine, esplorando il tema delle Radici: MEMORIA di Antonio Poe, LEGAMI di Thisisto, CONFINO di Tres & Yele, FRANCESCA di Davide Dpa. Questi interventi artistici riportano alla luce le vicende di chi ha abitato quei luoghi, dando voce a narrazioni che rischiavano di essere sepolte dal tempo. L'arte, dunque, non solo abbellisce, ma educa e sensibilizza, trasmettendo storie e valori che ispirano a riflettere sul passato e a immaginare il futuro. Riqualificare spazi abbandonati non è solo estetica, ma un atto di riscatto sociale e culturale, restituendo alla comunità luoghi altrimenti marginalizzati come spazi di riflessione e confronto. Inoltre, l'arte urbana stimola un dialogo tra passato e presente, collegando le radici storiche con le realtà contemporanee, e valorizzando la memoria.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

In occasione del 150° anniversario della nascita del grande scienziato Guglielmo Marconi, si propone un viaggio nella storia di Marconia, frazione di Pisticci. Fondata nel 1938 come colonia confinaria fascista nella località Bosco Salice e chiamata Villaggio Marconi in onore del grande scienziato, Marconia custodisce storie di libertà, lotta e sopravvivenza. Attraverso l'arte urbana e la riqualificazione di spazi abbandonati, come quattro cabine elettriche reinterpretate da cinque artisti sul tema delle "RADICI", il visitatore ,guidato dall'artista Antonio Poe e dai volontari FAI, scoprirà le vicende di personaggi come Umberto Terracini, padre fondatore della Repubblica Italiana, Camilla Ravera, prima donna senatrice a vita, impegnata sulle questioni di genere e tante storie di lotta come quelle di Domenico Giannace, per il riscatto delle terre, che hanno segnato profondamente questa terra.

Volontari FAI di Pisticci- Gruppo FAI di PISTICCI e della Valle dei CALANCHI

Luogo solitamente chiuso, proprietà privata

Iniziative speciali

Durante le giornate Fai d'autunno, sarà l'artista Antonio Poe che accompagnerà i visitatori, attraverso l'arte urbana, alla scoperta delle vicende di personaggi come Umberto Terracini, padre fondatore della Repubblica Italiana, Camilla Ravera, prima donna senatrice a vita, impegnata sulle questioni di genere e tante storie di lotta come quelle di Domenico Giannace, per il riscatto delle terre, che hanno segnato profondamente questa terra.

Visite a cura di

Volontari FAI di Pisticci in collaborazione con l’associazione Lettere Cubitali APS con l'artista Antonio Poe.

 

I calanchi offrono un paesaggio suggestivo e arido, caratterizzato da profondi solchi e creste, formazioni argillose che nel tempo i fenomeni atmosferici hanno trasformato in vere e proprie sculture naturali con guglie, pinnacoli e profondi canyon, impreziositi dalla presenza di fossili marini. Queste formazioni argillose si alternano a colline coperte di vegetazione mediterranea. Il contrasto tra il bianco delle argille e il verde delle macchie crea un panorama unico, immerso in un contesto naturale incontaminato, rappresentativo delle forze erosive che modellano il territorio.

Il Teatro dei Calanchi è un suggestivo anfiteatro naturale situato nei calanchi di Pisticci, in Basilicata. Il Teatro dei Calanchi, inaugurato nel 2016, è stato ideato dal regista Daniele Onorati e pensato come una modalità in cui unire produzione, conservazione e valorizzazione del territorio. È un'opera di land art, che utilizza la morfologia unica del territorio, modellata dall'erosione, per creare un ambiente scenografico ideale per spettacoli all'aperto. I calanchi, con le loro forme aspre e le tonalità mutevoli, diventano parte integrante delle rappresentazioni, offrendo uno sfondo di grande impatto visivo e simbolico, che richiama la bellezza e la fragilità del paesaggio lucano.

I calanchi rappresentano un paesaggio unico e suggestivo, caratterizzato da una serie di creste argillose, canyon profondi e forme sinuose modellate dall'erosione. Questo fenomeno geologico si è formato nel corso dei millenni a causa dell'azione combinata delle acque piovane e del vento, che hanno scolpito il terreno argilloso, creando un panorama quasi lunare. La zona, di per sé arida e spoglia, è punteggiata da rare macchie di vegetazione mediterranea, che contrasta con il bianco e il grigio delle argille. Durante le stagioni più piovose, i calanchi si trasformano, mostrando un aspetto più dinamico, con piccoli ruscelli che scorrono lungo i solchi, accentuando l'erosione. La scarsità di vegetazione e la fragilità del terreno rendono l'area particolarmente vulnerabile, creando un equilibrio delicato tra la natura e l'intervento umano. Questi paesaggi sono un simbolo dell'interazione tra forze naturali e l'adattamento della vita in condizioni ambientali estreme. I calanchi di Pisticci, con le loro forme aspre e la bellezza austera, offrono un'occasione unica per riflettere sulla potenza della natura e sulla capacità dell'uomo di convivere con essa.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Durante le Giornate FAI, i visitatori avranno l'occasione di conoscere il Teatro dei Calanchi, uno spazio scenico incastonato fra l'argilla riarsa dal sole e modellata dagli agenti atmosferici e caratterizzato dalla totale immersione nello spazio naturale che lo ospita. In un ambiente lunare e suggestivo, i visitatori saranno accompagnati da Daniele Onorati, direttore artistico e anima del Teatro dei Calanchi, alla scoperta del territorio in cui ha preso vita questo straordinario fenomeno artistico-culturale. Durante il percorso attraverso i sentieri argillosi, i visitatori ascolteranno dalla voce diretta del suo "inventor" il racconto della genesi e delle caratteristiche uniche di Teatro dei Calanchi, intervallato dalla lettura di brani teatrali selezionati. Sarà un'escursione che permetterà, specie se effettuata a piedi nudi secondo la vision propria di Teatro dei Calanchi, la completa immersione nella natura del luogo.

VOLONTARI FAI DI PISTICCI- GRUPPO FAI DI PISTICCI E DELLA VALLE DEI CALANCHI

Luogo solitamente chiuso, proprietà privata

Iniziative speciali

In un ambiente lunare e suggestivo, i visitatori saranno accompagnati da Daniele Onorati, direttore artistico e anima del Teatro dei Calanchi, alla scoperta del territorio in cui ha preso vita questo straordinario fenomeno artistico-culturale. Durante il percorso attraverso i sentieri argillosi, i visitatori ascolteranno dalla voce diretta del suo “inventor” il racconto della genesi e delle caratteristiche uniche di Teatro dei Calanchi, intervallato dalla lettura di brani teatrali selezionati.

Visite a cura di

Volontari FAI di Pisticci in collaborazione con ACT in Circus "Teatro Dei Calanchi" direttore artistico

Fonte e foto fondoambiente.it

 https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?regione=BASILICATA&utm_source=facebook&utm_medium=cpc&utm_campaign=giornatefai&fbclid=IwY2xjawFst5lleHRuA2FlbQIxMQABHQAZUd6-pM4_wdi_2HwwiLCUu81H49noX2KchniPmzLM3DWIsAeX5yXYTQ_aem_tPUF5ZMrngp7aM2A2BJKug&sfnsn=scwspwa

Entrare nell’oasi artistica del Teatro dei Calanchi è un’esperienza a dir poco unica, lo sanno bene gli organizzatori e gli operatori, lo sanno bene gli spettatori ed i visitatori occasionali che si avvicendano durante tutto l’anno.

È una dea Follia vertiginosa nelle sue movenze, quella messa in scena presso il Teatro dei Calanchi, una dea provocante ed impertinente nel suo rivolgersi sfrontatamente al pubblico, che ne rimane ipnotizzato e sconvolto. Le date del 30 e 31 agosto saranno le ultime per assistere ad ELOGIO DELLA FOLLIA, uno spettacolo realizzato appositamente per questa stagione teatrale, quindi inedito ed irripetibile nella sua peculiare composizione attoriale e scenica.

“Ma è male, dicono, essere ingannati; c'è molto di peggio: non essere ingannati. Sono, infatti, proprio privi di buon senso quanti ripongono la felicità dell'uomo nelle cose stesse. Essa dipende invece dal nostro modo di vederle.” È una delle provocazioni lanciate verso il pubblico rapito del Teatro dei Calanchi dalla dea Follia in persona.

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