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Meloni taglia i fondi destinati alle infrastrutture del Sud, in particolare a Puglia e Basilicata, e Bardi tace. Generale, Presidente, Commissario, pare che di titoli ne abbia abbastanza per fare una telefonata alla Presidente del Consiglio e chiederle di smetterla di vessare il nostro Mezzogiorno. Comprendiamo le difficoltà dell’assessore alle infrastrutture, Pasquale Pepe, a dire qualcosa a difesa del Sud, il retaggio leghista si avverte a sufficienza, ma tutto il resto del governo riesce a pronunciare una parola a sostegno e difesa di questa terra?
Se, infatti, la Puglia si è ribellata rispetto al definanziamento di progetti strategici per il suo territorio, il governo lucano non ha speso mezza parola sul definanziamento della Statale 93 Appulo-Lucana e della variante ferroviaria di San Nicola di Melfi. Il Comitato per la programmazione economica (CIPESS), il 27 novembre scorso, ha infatti disposto il definanziamento di centinaia di investimenti, tra cui questi due progetti fondamentali per lo sviluppo infrastrutturale della Basilicata e della Puglia.
Senza infrastrutture, non è possibile implementare alcuna forma di sviluppo economico, e bene lo avevano inteso Francesco Saverio Nitti e Giustino Fortunato. E noi, che dalle infrastrutture (idriche e non solo) dovremmo ripartire, ci permettiamo il lusso di assistere all’ulteriore taglio di fondi a esse destinati senza battere ciglio.
La Statale 93 Appulo-Lucana, che avrebbe dovuto essere oggetto di un intervento di messa in sicurezza e miglioramento della viabilità, perde così 30 milioni di euro. Analogamente, i 5 milioni previsti per la variante ferroviaria di San Nicola di Melfi vengono anch’essi riassegnati, lasciando in sospeso l’ulteriore ammodernamento delle infrastrutture lucane.
Questa revisione del PNRR, che comporta la rimodulazione e il definanziamento di progetti vitali, solleva serie preoccupazioni per le aree più vulnerabili del Sud, proprio come la Basilicata. Non possiamo permettere che le nostre regioni, già penalizzate da storiche difficoltà infrastrutturali, oltre che da predatori venti secessionisti, vengano ulteriormente svantaggiate.
Così comunicano con una nota Alessia Araneo, Viviana Verri (Consigliere regionali M5S Basilicata)