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“È necessario che in Basilicata si accelerino tutti i passaggi necessari per avere la presenza di una Direzione investigativa antimafia e contrastare la criminalità organizzata”.
È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa. “Alle buone intenzioni e ai proclami da più parti politiche – continua Summa – è arrivato il momento di far seguire i fatti. L’escalation di fatti criminosi, specie in aree della regione già rischio come Scanzano e la costa ionica, ma anche il Vulture Melfese e il potentino, con la sempre più forte contaminazione tra gruppi locali e la mafia calabrese, pugliese e campana, esige interventi immediati. Non si può più aspettare, il tempo è scaduto. La Regione Basilicata faccia sentire la sua voce affinché venga finalmente istituito sul territorio regionale questo importante presidio di legalità.
Bisogna rafforzare la presenza dello Stato anche per non lasciare soli i rappresentatati delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche – aggiunge il segretario della Cgil lucana - sempre più oggetto di atti intimidatori verso coloro che non vogliono assoggettarsi a quell’ area grigia in cui si muovono amministratori locali, pubblici ufficiali e professionisti compiacenti dove si incontrano interessi pubblici e malaffare privato, testimoniato anche dallo scioglimento di qualche consiglio comunale. Una istituzione ancor più necessaria se pensiamo alla piaga del lavoro nero e ai reati di natura ambientale in un territorio a rischio come la Basilicata, dove gli interessi sono molteplici.
La politica deve recuperare il ruolo di garante della legalità attraverso una presenza massiccia nei luoghi più a rischio – conclude Summa - allontanando figure e ombre che possano avvalorare il concetto che malaffare e politica si alimentino in funzione una dell’altra”.