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Dal prossimo mese, ed esattamente dal primo marzo scatteranno alcuni allentamenti che ci porteranno, ci auguriamo, al tanto sospirato, lento, forse troppo, ritorno alla normalità.
Vediamo di cosa si tratta e quali sono le varie tappe fino alla metà di giugno.
1 MARZO
Stop alla ‘quarantena’ dei viaggiatori che arrivano in Italia dai Paesi extra-Ue: dal primo marzo varranno le stesse regole in vigore per i comunitari. Basteranno le stesse condizioni del Green pass ‘base’, cioè il certificato di vaccinazione, di guarigione, o un test negativo. Sempre dal primo marzo scatterà l’aumento della capienza di stadi e palazzetti (rispettivamente al 75% e al 60%).
10 MARZO
Dal 10 di marzo via libera agli snack al cinema e allo stadio: sarà infatti nuovamente possibile “consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive”. Nello stesso giorno scatterà anche il ritorno della possibilità di far visita ai propri familiari ricoverati in ospedale, per un tempo di 45 minuti al giorno.
31 MARZO
Il 31 marzo è l’ultimo giorno dello stato d’emergenza. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato che non sarà rinnovato.
1 APRILE
Sarà il primo giorno del post-emergenza. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: addio alle quarantene da contatto. In classe non sarà più obbligatorio indossare la mascherina Ffp2. Sempre dal primo aprile cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto. Sempre dal 1 aprile non sarà più in vigore il sistema dei colori delle regioni.
15 GIUGNO
il 15 giugno scadrà l’obbligo del Green pass rafforzato sui luoghi di lavoro per gli over-50, come ha confermato oggi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Il 15 giugno scade inoltre l’obbligo di vaccinazione sempre per gli ultracinquantenni. Per Pass ‘rafforzato’ si intende soltanto, si legge sul sito del governo, “la Certificazione verde per vaccinazione o guarigione. Il Green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare”.