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"Stiamo provando a dirlo ormai da mesi, la pandemia che ci sta colpendo non ha manuali di istruzioni noti. Siamo chiamati tutti per ruolo e rappresentanza a trovare soluzioni in un contesto estremamente variabile e difficile, ognuno per le proprie competenze e per le compatibilità di chi si rappresenta. In questo senso non possiamo restare silenti rispetto alla confusione a cui si sta assistendo in questo momento, le aziende che, ai tavoli sindacali, dal canto loro ribadiscono di rispettare alla lettera quanto previsto dalle linee guida condivise nella prima fase della pandemia, i territori che individuano nelle aree industriali potenziali vettori di contagio, ritenendo tutti di aver ragione".
E' quanto dichiarato in una nota dalla FIOM CGIL Basilicata.
"Per ridurre il rischio contagio del virus nei luoghi di lavoro e tutelare la salute e la sicurezza, non è più procrastinabile l’istituzione dei comitati territoriali, da noi richiesti ormai da mesi, composti dai rappresentanti dei Lavoratori, dei comuni, dagli assessori competenti della Regione Basilicata, delle autorità sanitarie, dalle aziende e dei loro medici competenti per rappresentare da ogni punto di vista le esigenze del territorio e dei lavoratori.
La confusione non aiuta, le Lavoratrici ed i Lavoratori stanno tenendo aperte le fabbriche ma hanno bisogno di risposte reali relative alla loro salute ed alla loro sicurezza, non basta più l’interpretazione notarile dei DPCM e delle linee guida, questi devono essere strumenti implementabili che devono adeguarsi alle nuove esigenze dettate dalla pandemia. Non possiamo assistere ad ordinanze che non contengono adeguate coperture ai Lavoratori come non possiamo tacere le resistenze delle aziende a migliorare le misure di sicurezza. Non siamo quelli che ascrivono responsabilità, abbiamo contribuito alle riaperture delle aziende nella prima fase, ma è giunto il momento della chiarezza in cui tutti i soggetti svolgano il proprio ruolo fino in fondo; a questo si può giungere solo con il confronto di tutti gli interessi in campo.
La FIOM alla luce dell’esperienza maturata nell’affrontare l’emergenza sanitaria propone di valorizzare il ruolo positivo ed insostituibile, svolto dai delegati sindacali nei comitati aziendali, pertanto continueremo nel confronto con le aziende per l’aumento dello screening ai Lavoratori, con una ricostruzione della catena dei contatti quanto più possibile estesa e per il miglioramento delle misure di sicurezza in campo, chiedendo dove necessario di implementarle attuando anche modifiche all’organizzazione del lavoro, tutto ciò in aggiunta alle azioni che la politica deve mettere in campo a partire dal potenziamento sul fronte dei trasporti verso le aree industriali più importanti, partendo da quella di San Nicola di Melfi, e del tracciamento.
Nel momento in cui la curva dei contagi sale giorno dopo giorno e si registrano tanti casi di positività negli stabilimenti dell’area industriale di Melfi è fondamentale investire ulteriormente nella prevenzione del rischio contagio con nuove azioni, la priorità è la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici che sono cittadine e cittadini".