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La depurazione delle acque reflue, rappresenta un problema importante, poiché queste acque vengono in parte ancora sversate tal quali in canali di scolo fino a raggiungere, laghi e fiumi per poi essere sversate a mare.
L’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), a tal proposito, rileva che le acque reflue urbane devono essere trattate adeguatamente perché possono contenere batteri, virus, azoto, fosforo e altri inquinanti che possono rappresentare un rischio per l’ambiente e la salute umana.
L’Italia, con il 56% delle acque reflue trattate in conformità con la direttiva Ue, si posiziona ben al di sotto della media UE del 76%, confermando l’emergenza depurativa che affligge la nostra Nazione.
Anche a livello Regionale, la gestione non è più eludibile viste le linee guida della Regione Basilicata, (Legge Regionale del 29 maggio 2017, n. 9 - Bollettino Ufficiale n. 15 dell'1 giugno 2017), che disciplinano le modalità di approvazione dei progetti degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane.
La depurazione delle acque reflue e nello specifico quelle cittadine, è una necessità non più procrastinabile e richiede URGENZA, con la consapevolezza che bisogna, in alcuni casi, percorrere progetti in essere già pronti vedi la Città Pisticci, adiuvando alla parte impiantistica anche attività sostenibili come la fitodepurazione e il riutilizzo delle acque.
A tal proposito oggi esiste la disponibilità, di tecnologie hi-tech applicabili agli impianti di depurazione, grazie a studi congiunti di prestigiosi centri di ricerca (ENEA) ed Università italiane, che consentirebbero un percorso virtuoso “necessità virtù” depurando queste acque tanto da essere riutilizzate in maniera sicura sia per irrigare e sia per fertilizzare.
Sul fabbisogno di acque irrigue, peraltro, i dati nazionali evidenziano come l’attuale utilizzo di acqua dolce sia il cinquanta per cento del fabbisogno idrico totale, che associato alla parte impiantistica ormai obsoleta e ai cambiamenti climatici, determinano danni ingenti alle produzioni agricole con conseguenti perdite che si attestano in diversi milioni di euro.
Da queste premesse, come gruppo politico territoriale auspichiamo che sia le componenti politiche e sia tecniche, ognuno per le proprie competenze, si adoperino con URGENZA nel rispetto delle Norme di settore previste, per lo sviluppo e l’applicazione di progetti sostenibili di depurazione delle acque cittadine, per garantire una qualità della vita sempre più auspicata e ricercata.
Così in una nota stampa, il segretario di Forum Democratico, Lino Grieco