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Di seguito una nota di Rocco Caramuscio, di Pisticci in Comune:
La missione tre, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha previsto un investimento di 322 milioni per la mobilità lucana che riguardano, l'Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, il collegamento ferroviario Ferrandina-Matera La Martella e l'elettrificazione del tratto Potenza-Melfi.
Nulla è contemplato per migliorare la situazione disastrosa dei trasporti nella fascia metapontina
Ovviamente, le risorse rese disponibili dal provvedimento, dovranno essere intercettate candidando progetti che contengano un minimo di informazione sulla natura, il settore e l’ubicazione dell’intervento.
Provo a dare un suggerimento evidenziando una delle tante criticità che pesano sulla comunità.
Pisticci è l’unico paese, tra i Comuni della fascia metapontina, che non è provvisto di terminal bus sulla statale jonica.
I passeggeri che periodicamente si recano in Puglia, per prendere il pullman, lasciano le macchine in spazi di fortuna, nei pressi della rotonda prossima al mare sulla provinciale Pisticci-San Basilio.
Al rientro vengono lasciati in prossimità dell’altra rotonda e devono incamminarsi sulla provinciale percorrendo circa 800 mt, attraversando anche il sottopassaggio della statale, per andare a riprendere le proprie auto.
Senza marciapiedi e con pochissima illuminazione.
In entrambi i luoghi non esistono spazi di raduno, parcheggi per le auto e i pendolari scendono dai mezzi direttamente sulla strada.
Una situazione pericolosa e scomoda che non trova soluzione tantomeno interesse da parte della politica.
Mi rivolgo all’autorità di Regolazione dei Trasporti, a cui spetta stabilire il contenuto minimo degli specifici diritti degli utenti.
È stata mai fatta un’analisi delle criticità in termini di: ubicazione delle fermate rispetto al contesto; accessibilità dell’area di attesa; incoerenza del posizionamento rispetto al flusso dei veicoli; segnaletica stradale; visibilità della fermata (diurna e notturna); accostamento del veicolo all’area di fermata?
Premesso che il Decreto Burlando del 1997, ha individuato le Regioni come responsabili della programmazione dei servizi del trasporto pubblico, attribuendo ai Comuni e alle Provincie alcune deleghe, l’invito ad attivarsi è rivolto all’Assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata, alla Provincia e all’Amministrazione comunale affinchè, quest’ultima, si faccia promotrice di un progetto da candidare magari al PNRR, per la realizzazione di un terminal bus a beneficio dei nostri pendolari e della loro incolumità.
Perdere ancora tempo su queste tematiche, in un periodo in cui le risorse sono disponibili, significa segnare per sempre il destino della nostra comunità.